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Interviste

Band Of Horses: “Things Are Great” ci prende in giro, e ci piace

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I Band of horses sono tornati con un nuovo disco, “Things are great”. Se la prima cosa che vi è venuta in mente è che ci stiano prendendo in giro sappiate che avete ragione: i Band of horses amano prendersi in giro, e dire che le cose vanno alla grande mentre è ovvio che non sia così è il modo migliore per sdrammatizzare. Abbiamo parlato col batterista della band, Creighton Barrett, del disco, della musica, e di tuffi nel mare di Tromso.

Vi ho visti suonare in Italia nel 2011 credo, prima dei Foo Fighters! E c’erano anche Iggy Pop and The Stooges.
Si, è stata una figata.

Mi mancano, i concerti.
Davvero, anche a me. 

Posso immaginare!
Infatti (ride).

Appena ho letto il titolo del nuovo album ho pensato: mi prendete in giro?
Esatto. Le cose non vanno bene quindi ci siamo messi avanti e le faremo tornare belle. Sono tempi pesanti e questo album è stato fatto in tempi pesanti prima e durante la pandemia, quindi ha spessore, c’è pesantezza, appunto. E, come è normale che sia per i Band of horses, abbiamo fatto del nostro meglio per prenderci in giro da soli e vedere se riusciamo a far ridere gli altri.

L’ho ascoltato, e credo sia un disco molto bello…la sensazione che mi ha dato, pensando in immagini, è come quando aspetti il treno e magari piove, ma vedi qualcosa che ti piace e sorridi anche se stai sotto la pioggia ad aspettare un treno che chissà quando arriverà.
Forte! Mi piace! Sono una persona che pensa per immagini pure io e sono d’accordo con te, soprattutto per questo disco. Crea parecchie immagini, offre questa possibilità forse più degli altri dischi. Credo tu possa prendere questa musica e applicarla a quello che stai facendo, a quello che ti sta succedendo. Non è complicato, non ci sono molti sottintesi come c’erano nei dischi passati: la situazione fa schifo, non c’è altro da dire. Possiamo solo cercare di migliorarla.

Io sono italiana, e a volte non capisco i testi immediatamente, ma funziona anche musicalmente.
Si, è divertente che tu lo dica: è anche il modo in cui sono scritti i pezzi. La canzone deve avere un bel testo, ma Ben (Bridwell) fa in modo che la musica sia l’altro del testo: se il testo è triste la musica a volte è allegra, e viceversa. Cerca di impostare questa dicotomia: anche se il contenuto non è leggero cerca di fare in modo che la musica sia l’opposto di ciò di cui parla il testo.

Non so perché, ma sto visualizzando…hai visto il film Kingsmen?
No.

C’è una scena allucinante in cui Colin Firth uccide tipo 50 persone in una chiesa, è una scena assurda, e uccide la gente mentre di sottofondo c’è Freebird dei Lynyrd Skynyrd.
Sembra divertentissimo! Ora devo andare a vedere il film. E’ come nel film Le Iene, quando tagliano l’orecchio del poliziotto. È una canzone felice mentre succedono cose allucinanti.

Avete un tour in arrivo coi Black Keys negli USA.
E’ negli USA, ma mi piacerebbe potessimo venire dalle vostre parti!

Infatti stavo per chiederti se avete qualche novità sull’Europa: so che è stato rimandato ma vi stiamo aspettando.

Lo so, lo so! È un gran casino. Questa pandemia ha incasinato tutto, e la parte live dell’industria musicale è impossibile da organizzare. I numeri stanno scendendo ora, quindi se partiamo magari possiamo suonare, ma magari no perché ogni paese ha le sue regole e rischi di non poterti esibire, e ti saltano metà dei concerti. Invece che rischiare così tanto abbiamo deciso di fermarci un secondo e aspettare di poter fare un tour decentemente. Anche se questa cosa fa schifo.

Parliamo di cose più divertenti. Sapevi che la vostra sigla, B.O.H., in italiano vuol dire “e io che cazzo ne so?”
Oh, è dome duh! Che figata! Non lo sapevo, ma da ora in poi lo useremo!

Ora, la domanda che faccio a tutti: se tu potessi suonare ovunque, con chiunque, cosa succederebbe?
Mi piacerebbe suonare coi Pavement su una barca.

Ma una barca grande o piccola?
Piccola sarebbe fico, ma forse c’entrano troppo poche persone. Magari una crociera fra gli iceberg.

Farebbe un freddo cane.
Si, ma sarebbe fighissimo. Abbiamo suonato oltre il circolo polare artico due volte, a Tromso, la prima volta coi Prodigy. Il mix più assurdo che abbia mai visto, a un festival enorme all’aperto. Allucinante, folle, bellissimo. Siamo saltati tutti nell’oceano artico, eravamo su una barca enorme con dentro la sauna e saltavamo in acqua, poi ci fiondavamo di nuovo in sauna e lo rifacevamo da capo. Fantastico.

I Band Of Horses saranno in Italia il 15 Novembre 2022 al Fabrique di Milano e il 16 Novembre 2022 all’Estragon di Bologna.

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