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THE 1975: Being Funny in a Foreign Language, tra nebbie autunnali e ultrapop

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Being Funny in a Foreign Language (titolo proverbialmente lungo, come è giusto che sia) è il nome del quinto album in studio della formazione britannica THE 1975, disponibile sulle principali piattaforme dal 14 ottobre. È stato annunciato a gennaio 2021 dallo stesso frontman Matt Healy ed anticipato da quattro singoli (Part of the Band, HappinessI’m in Love With You e AllNeed to Hear), il primo dei quali uscito il 7 luglio di quest’anno. 

Il disco conta 11 brani spalmati in 45 minuti, che si dividono in due specifiche matrici: la prima, più filo-bucolica, presenta la flemmatica malinconia autunnale tipica dei lavori dei Bon Iver; nome non casuale, dato che alla co-produzione di Being Funny in a Foreign Language troviamo BJ Burton, principale produttore, sound engineer e mixer della band. Questa prima matrice è più analogica, orientata su suoni melassati e dolci, la cui componente più marcatamente elettronica sono i pad ambient di sottofondo che creano un perfetto quadro lo-fi. 
La seconda matrice invece è un cambio di rotta cronologicamente successivo alla prima, che segue l’impronta di Jack Antonoff(produttore statunitense che ha collaborato con Lana Del Rey, Florence + The Machine, Lorde, ClairoSt.Vincent); i brani sotto questa configurazione sono un ultrapop al limite del funk, un ritorno al synthpop tipico della band di Manchester, più dinamico e illuminato dalla luce dei neon. 

Appurate queste due matrici non mancano certo i mélange all’interno dell’album. Prendo come esempio il brano che mi è piaciuto di più, About You: penultima canzone del disco, è un’orchestra eterea tra synth elettronici, ottoni e archi con le vibemelancolicamente epiche degli Arcade Fire, che si posiziona perfettamente nel mezzo tra la boniveriana Human Too e la 80s revival Looking for Somebody (To Love) prendendo le qualità migliori da entrambi i lati. 

Being Funny in a Foreign Language è un ritorno in pista degno di questo nome per i 1975, che ritrovano a mio avviso una strada chiara e pavimentata dopo la caotica ora e venti di Notes On a Conditional Form, disco che ha preso un sacco di direzioni non riuscendo particolarmente bene in tutte. L’album è più compatto, certamente, ma è una compattezza perfettamente coerente con la semplicità ed il minimalismo sonori che lo caratterizzano; e, nonostante perda un po’ del romanticismo da ventunesimo secolo caratteristico dei precedenti i like it when yousleep, for you are so beautiful yet so unaware of it e A Brief Inquiry Into Online Relationships, trovo ne guadagni uno nuovo più globalmente accessibile e per certi versi più maturo. 

Un ottimo disco in soldoni, ascolto pienamente consigliato.

Being Funny In A Foreign Language’ Tracklist:
 
1. The 1975
2. Happiness
3. Looking For Somebody (To Love)
4. Part Of The Band
5. Oh Caroline
6. I’m In Love With You
7. All I Need To Hear
8. Wintering
9. Human Too
10. About You
11. When We Are Together

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