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Editoriali

SANREMO 2025: Giorgia ed Annalisa trionfano nei duetti

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Sanremo 2025

Siamo arrivati sani e salvi al venerdì sera, la quarta serata di questo Festival di Sanremo 2025, abbiamo consumato una quantità di caffè appena sotto il rischio di ricovero, abbiamo usato così tanto correttore per le occhiaie da avere adesso sotto agli occhi uno strato che sembra stucco beige ed abbiamo passato la giornata in uno stato semi-vegetativo in cui di tanto in tanto ci siamo svegliati dal torpore canticchiando “viva la vita così com’è, tutta l’Italia, solo tu sei la cura, cuoricini cuoricini, volevo essere un duro ma grazie ma no grazie” perché ormai abbiamo ascoltato così tante volte le canzoni di Sanremo da averne creata una nuova che le unisce tutte, che poi non è neanche così surreale considerando che gli autori principali di ventinove canzoni in gara sono quasi sempre gli stessi due.

Leggi l’articolo sulla prima serata, seconda serata, terza serata

Dopo aver lasciato la top five provvisoria con I Coma_Cose, Brunori Sas, Irama, Olly e Francesco Gabbani, siamo pronti per la serata più importante della kermesse, quella delle cover e duetti che nella storia di Sanremo ha spesso cambiato le sorti della classifica finale. Infatti molti artisti hanno vinto soprattutto grazie alla fortunata performance durante questa serata e noi non possiamo far altro che soddisfare la nostra curiosità restando svegli fino all’1.30 per scoprire quali sorprese ci riserva il futuro prossimo, parte quindi il toto scommesse e anche la mia votazione.

La serata inizia con una signorina buonasera d’eccezione, Geppi Cucciari, che in bianco e nero e stile molto bon ton ci annuncia il programma che sta per iniziare e ci fa presagire che stasera sarà inarrestabile già solo con la giustissima frase “per i temi trattati è sconsigliata la visione ad un pubblico già assonnato”. E in cima alle scale dell’Ariston ritroviamo Carlo Conti insieme a Roberto Benigni… perché ogni tot anni dobbiamo pagare questo dazio dell’ospitata di Benigni, che un tempo era un grandissimo comico ed oratore e adesso rappresenta un po’ il nostro personale contrappasso nel nostro girone infernale, quello degli impavidi che guardano Sanremo fino alla fine, anno dopo anno. Però carina la battuta su Elon Musk che ha già votato per il vincitore di Sanremo ed ha scelto Giorgia che, dobbiamo metterci l’anima in pace, ci sarà per un bel po’ di tempo; Benigni la tocca pianissimo e dovevamo aspettare lui per un po’ di sana “satira” politica su quel palco! Roberto, speriamo tutti vivamente che le tue previsioni non siano veritiere, l’unica Giorgia che può conquistare l’Italia ha una voce d’usignolo e non è bassa e bionda. E dopo l’annuncio del suo ritorno in Rai con lo spettacolo Il Sogno e la frase “che Dio vi benedica” che fa molto piccolo Timmy di dickensiana invenzione, lascia finalmente il palco alla serata delle cover.

La prima è Rose Villain con Chiello ed insieme cantano “Fiori Rosa, Fiori Di Pesco” che più che Battisti sembra un duetto di Troy e Gabriella in High School Musical, prima della rehab. Voto 5. Entra il primo co-conduttore della serata, Mahmood con stile da Clark Kent un po’ ingessatino e molto lontano dalle sue esibizioni canore, quindi possiamo solo aspettarci che si tolga i vestiti per mostrare la tutina – anzi Tuta Gold! – e i muscoli da Superman! Presenta i Modà che duettano con Francesco Renga e portano il suo successo sanremese “Angelo” che quest’anno festeggia vent’anni. Voto 5-.

Raggiunge Conti anche Geppi Cucciari, per me la più attesissima di tutti. Geppi un faro di speranza in questo mare di uniformità e infatti le bastano meno di cinque minuti per stenderci tutti dalle risate. Clara e Il Volo – che dieci anni fa vincevano il Festival con “Grande Amore” – cantano “The Sound Of Silence” di Simon & Garfunkel, non c’è dubbio che l’ensemble di voci sia interessante e puntuale, tuttavia non riesco a non essere in pensiero per i signori Art e Paul che forse hanno iniziato a prendersi a pugni da soli senza sapere perché. Voto 5-.

I romani Noemi e Tony Effe sono i primi a coalizzarsi secondo il nuovo regolamento e omaggiano Califano con “Tutto Il Resto È Noia”; perché Noemi abbia voluto bruciarsi definitivamente questo Sanremo resta un mistero. L’immagine che danno è quella di Jessica Rabbit che alla fine ha scelto il Giudice Morton anziché Roger Rabbit. Voto 4. Anche Francesca Michielin e Rkomi duettano insieme sulle note della bellissima “La Nuova Stella Di Broadway” del mio futuro marito Cesare Cremonini. Lei pazzesca al piano, lui ancora con i soliti problemi di dizione anche con una canzone non sua. Fa molto effetto “cantante seria che duetta con il suo fan che ha vinto il Meet&Greet”. Voto 6+, ma solo perché la canzone di Cesare è bellissima e perché l’esibizione di Franci è stata ottima.

“Nel Blu Dipinto Di Blu (Volare)” cantata da Lucio Corsi e Topo Gigio per il duetto più strano della storia del Festival, ma anche l’esibizione più carina finora, entrambi al pianoforte, entrambi adorabili. Cuore nello zucchero, voto 7.5! “If I Ain’t Got You” di Alicia Keys cantata da Serena Brancale – anche lei al piano – ed Alessandra Amoroso è, incredibilmente, la prima cover cantata senza troppe storpiature. La canzone è bellissima e sia Serena e che Alessandra le rendono giustizia, anche se in certi punti sembrava stessero cantando due cose diverse, in due tempi dissonanti. Voto 7.

Sanremo - Instagram Jackal

Da IG Sapore di Male

Irama porta con sé una veterana di quel palco, Arisa ed insieme cantano “Say Something” degli A Big World e Christina Aquilera; lui parte un po’ calante all’inizio ma poi si riprende cantando insieme a lei per una cover triste ma che ci piace e come potrebbe essere altrimenti con la voce di Arisa? Voto 7+. Gaia e Toquinho omaggiano la Vanoni con “La Voglia, La Pazzia”, una canzone che ha sonorità perfette per la voce di Gaia che porta a casa un’ottima esibizione. Voto 7+.

Prima quota forza Napoli con i The Kolors che ormai puntano tutto sui passaggi in radio e cantano con Sal Da Vinci, duettando insieme sulla sua virale “Rossetto E Caffè” per un risultato forse un po’ scontato ma plausibilmente fortunato su Tik Tok e Instagram, ma anche in platea dove il pubblico si scatena e fa un tifo da stadio come se improvvisamente fossimo al Maradona. Voto 6.5

Sul Suzuki Stage stasera ritroviamo Benji e Fede di nuovo riuniti insieme per cantare “Dove E Quando” ed è subito Corona sale e limone sulla spiaggia al tramonto; immagina, puoi visto che a Milano invece oggi c’è stato il diluvio di pioggia gelata e l’estate sembra ancora lontanissima. Marcella Bella è con i Twin Violins – giusto per dare a mia madre la possibilità di ribadirmi ancora una volta che è un peccato che abbia smesso di suonare il violino perché a quest’ora potrei essere al loro posto, non si sa perché – e canta “L’Emozione Non Ha Voce” di Celentano, scritta da Gianni Bella. Ci regala un’esibizione pulita e classica anche se un po’ imprecisa in alcuni punti. Voto 6.5. Pazzeschi i Twin Violins, comunque!

Seconda quota forza Napoli sulle note del grandissimo Pino Daniele, Rocco Hunt e Clementino cantano una versione rivisitata di “Yes I Know My Way” che parte proprio con un video di Pino che li ringraziava sul palco anni fa. Si vede che sono a loro agio ed amano la canzone che stanno cantando, i uaglioni si stanno divertendo e fanno divertire e ballare anche noi e ricevono una standing ovation. Voto 7.5 (sono sorpresa anche io di me stessa).

Mahmood finalmente fa ciò che sa fare bene, ovvero cantare e levarsi la maglia (giuro che quando ho scritto di Clark Kent e Superman non ne sapevo ancora niente). Bella esibizione con i ballerini con il burqa e lui seminudo, grande performance. E dopo c’è questo momento nonsense in cui si scambiano le giacche lui e Conti, una cosa che non ci si aspetta dal super serio Carlo che quest’anno c’ha fretta e mi fa venire l’ansia. La prossima canzone, “Io Sono Francesco”, porta sul palco due Francesco – Gabbani e Tricarico -, entrambi in smoking bianco, la divisa di quelli che lavorano prima alla Gelateria Lollipop e poi corrono sul palco per esibirsi. Duetto non male ma dubito resterà negli annali. Voto 6 politico.

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Da IG The Jackal

Geppi ha pochi interventi, ma puntuali, non salva nessuno con la sua ironia tagliente. La adoro, da grande voglio essere proprio come lei e trovo sia un peccato che Carlo Conti le abbia lasciato così poco spazio, lei potrebbe tranquillamente prendere il timone della conduzione e fare un pocco di ascolti da record lasciando tutti noi sintonizzati con dolore allo stomaco e alle guance per le troppe risate. Giorgia ed Annalisa decidono di volersi prendere tutto l’Ariston, il comune di Sanremo, la Liguria e l’universo intero con “Skyfall” di Adele. Arrivano direttamente dal paradiso vestite l’una in tailleur bianco e l’altra in nero, semplicissime, per risaltare le loro voci incredibili che ci fanno venire i brividi per tutta l’esibizione e giustamente tutto il pubblico si alza in piedi perché non poteva essere altrimenti. Pazzesche. Voto 9.5.

A cantare “La Cura” di Battiato integrata al Salmo 51 in aramaico, ci sono Simone Cristicchi ed Amara. Questa canzone è una poesia e loro riescono a farne una cover toccante che non ha snaturato troppo la versione originale. Voto 7.5. Sarah Toscano al piano canta con Ofenbach “Overdrive” per il primo momento veramente movimentato della serata, quasi mi sembra di essere al Cocoricò a bere un gin tonic e ballare sulle note di questa canzone, se effettivamente fossi una tipa a cui piace la discoteca o il gin tonic anziché stare tranquilla a sorseggiare vino in un’enoteca sincera. Lei anche stasera si conferma una scoperta. Voto 7+.

I Coma_Cose con Johnson Righeira portano “L’Estate Sta Finendo” per un duetto che risulta molto più coinvolgente del loro brano in gara. Anche Fausto suona il piano, stasera incredibilmente sono tutti musicisti veri, vabè diciamo quasi tutti va, alcuni invece suonano al massimo il citofono! Voto 7. Joan Thiele e Frah Quintale omaggiano Gino Paoli con “Che Cosa C’è”, lei mi sta piacendo molto in gara ma questo duetto non mi ha fatto impazzire, però cuoricini per loro che sono tenerissimi. Voto 6.5.

Olly con Goran Bregović e la Wedding & Funeral Band fa una sua versione de “Il Pescatore” di De Andrè che però diventa più momento Sagra del Pesto Livellato. Voto 5. Altri miei preferiti di questa sera, i bellissimi Elodie e Achille Lauro che cantano “Folle Città” di Loredana Bertè. Non riponevo molte speranze in questo duetto e invece mi sono piaciuti molto, ne hanno fatto una versione inizialmente molto delicata e poi scatenata, le loro voci si uniscono in un interessante connubio e poi sono entrambi talmente belli e maledetti che sembrano essere appena usciti da uno shooting per il nuovo spot di un profumo luxury. Voto 8+.

Anche Massimo Ranieri insieme ai Neri Per Caso omaggia Pino Daniele stasera con “Quando”, per la terza quota forza Napoli. Non mi aspettavo che Massimo cantasse Pino, lo fa molto bene ma a mio parere questa versione corale non dà il giusto respiro a questa canzone che è stupenda. Voto 6.5. “Un Tempo Piccolo” di Califano cantata da Willie Peyote, Tiromancino e Ditonellapiaga ci regalano una delle esibizioni migliori di stasera a mio dire, le loro voci si armonizzano perfettamente senza prevaricare l’una sull’altra, davvero molto bella! Voto 9.

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Brunori Sas, Riccardo Sinigallia e Dimartino cantano “L’Anno Che Verrà” di Lucio Dalla. La versione non è male, un tripudio di cantautorato dal respiro indie che più che a Sanremo me li immagino in Piazza Verdi davanti alla sede della facoltà di Lettere e Filosofia nella mia Bologna. Voto 8. Fedez e Masini cantano “Bella Stronza”, o meglio, Masini canta bene come suo solito, Fedez più che altro parla sulla musica. Voto 4.

Bresh porta sul palco Cristiano De Andrè per cantare la canzone del suo papà “Crueza De Mä” per un omaggio a Genova che ha dato i natali a tutti e tre, i due artisti in gara e L’Artista che questa canzone l’ha scritta e cantata. L’esibizione si interrompe a metà per un problema tecnico e riprende di nuovo, ma poi a Cristiano cade il trasmettitore dell’in-ear monitor. Almeno stavolta non è successo di nuovo con Renga. Voto 7.5, bonus di supporto per i problemi tecnici. Shablo, Joshua, Guè, Tormento duettano con Neffa – con il berretto calato in testa, non proprio educato per l’occasione – cantando un medley di “Amor De Mi Vida” dei Sottotono e “Aspettando Il Sole” di Neffa. Voto 5

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Da IG The Jackal

Paolo Kessisoglu e sua figlia Lunita cantano la loro canzone “Paura Di Me” che è un discorso tra padre e figlia e verte attorno alla difficoltà comunicative tra generazioni, le insicurezze adolescenziali e l’incapacità dei genitori di comprendere i figli. Toccante, per carità, ma era proprio necessario all’1.05? Dopo il consueto collegamento con il Dopo Festival di Alessandro Cattelan, riascoltiamo per la terza volta la cover di “Crueza De Mä” che inizia a diventare un incubo, con queste tre esibizioni potrei quasi parlare il dialetto genovese meglio di quanto non abbia mai parlato quello napoletano.

Siamo quindi alle prime dieci posizioni di questa serata delle cover partendo dalla decima: The Kolors e Sal Da Vinci, Clara e Il Volo, Elodie ed Achille Lauro, Rocco Hunt e Clementino , Irama ed Arisa, Brunori Sas con Di Martino e Sinigallia, Olly con Bregović e la Wedding & Funeral Band.E poi al terzo posto Fedez e Masini, al secondo posto Lucio Corsi e Topo Gigi e a vincere il Premio Cover Sanremo 2025 sono Giorgia ed Annalisa (a parte il terzo posto, sono felicissima!) E ora possiamo fare un triplo salto carpiato sul letto e goderci finalmente un sonno ristoratore senza l’onere della sveglia! 

Testo di Helda Tassi

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