The Heavy Countdown #105: Alcest, Schammasch, Agnostic Front

Alcest – Spiritual Instinct
Gli Alcest sviluppano quanto di buono avevano tirato fuori in “Kodama” (2016), portandolo a compimento in “Spiritual Instinct”. Un’opera basata sul contrasto tra luce e ombra, ragione e sentimento, intelletto e istinto, aggressione e melodia (ascoltate “Protection” o “Sapphire”, giusto per estrapolare due degli episodi migliori in un album in cui la qualità è una costante dall’inizio alla fine). Il volto catartico del post-(black)metal, una band a cui moltissime nuove realtà (leggi alla voce Deafheaven o Astronoid) devono la propria esistenza.

Schammasch – Hearts of No Light
Che gli Shammasch siano una garanzia lo sappiamo ormai da anni. “Hearts of No Light” non solo corrobora le ottime impressioni che gli svizzeri ci hanno fatto da sempre, ma fa luce su un percorso ben più progressive e atmosferico rispetto al passato focalizzato in maggior misura su black/death metal, ma le origini non si rinnegano mai. La nuova fatica della formazione elvetica è un disco elegante, ricco di ossimori, che esplodono nella loro fulgida oscurità in pezzi come “A Paradigm of Beauty”.

Written by Wolves – Secrets
I Written by Wolves, originari della Nuova Zelanda, sono già un fenomeno di discreta portata su YouTube e Spotify, con numeri abbastanza grossi per un combo appena nato. “Secrets” è il debutto ufficiale di questa giovane band. Posto che ci sono alcuni aspetti su cui lavorare, la malizia per compiacere gli ascoltatori da playlist, più giovani e meno esigenti, i Nostri ce l’hanno tutta. Il popcore dei Written by Wolves spazia da episodi più heavy come “Tell Me What You’re Running From”, focalizzandosi però sull’elettronica (che spesso e volentieri si affaccia su dubstep e drum ‘n’ bass) e sulle melodie tremendamente catchy di pezzi tipo la title track.

Our Last Night – Overcome the Darkness
I fratelli Wentworth mantengono la promessa dopo il recentissimo “Let Light Overcome” con questo nuovo mini-album, il quinto (!!!) in una carriera decisamente promettente. Gli Our Last Night hanno quindi trovato il modo giusto per somministrare la propria proposta, oltre, ovvio, agli ingredienti perfetti che la compongono (ascoltate “Losing Sleep” o “Hysteria” e provate a scacciarvi dalla testa i rispettivi refrain). Il problema è che sono gli stessi di molti altri nel panorama (melodic)post-hardcore contemporaneo.

Agnostic Front – Get Loud!
Dodicesimo full-length in 35 anni di attività per gli immortali Agnostic Front. Nonostante gli anni (anzi, i decenni) che passano inesorabili i veterani della scena hardcore punk newyorchese hanno ancora stoffa ed energia da vendere. È vero, la formula è sempre la medesima da secoli (vedi “Anti-Social” e “Snitches Get Stitches”), ma che ci si può aspettare d’altro dagli Agnostic Front? Nulla, e va benissimo così, per quel che ci riguarda.