“Rock ‘N’ Roll” è il settimo album in studio dei Buckcherry, il primo con il bassista Kelly LeMieux al posto di Jimmy Ashhurst (primo cambio di formazione dalla reunion/rifondazione del 2005). Se per il precedente “Confessions” era stata utilizzata la formula del concept album, che richiede una certa complessità, per l’ultimo lavoro la band californiana ha adottato un atteggiamento più istintivo e diretto, come emerge dal titolo, che non sarà il massimo dell’originalità ma rispecchia a pieno le caratteristiche del contenuto.
Il singolo di lancio “Bring It on Back“, un midtempo hard rock con un ritornello immediato, apre la tracklist con chitarre sporche, un riff graffiante e l’inconfondibile voce di Josh Todd, mettendo subito in evidenza tutti i dogmi del sound buckcherriano.
Brani come “Cradle”, il secondo singolo “The Madness” o il boogie rock “Sex Appeal”, sposano in pieno la tradizione del gruppo, ma non mancano spunti più particolari: in “Tight Pants” l’hard rock si fonde con ritmi e sonorità latineggianti, con la presenza di strumenti a fiato; “Wood” si congiunge con il rock and roll più leggero e tradizionale; “Rain’s Falling” strizza l’occhio al blues. E poi c’è una ballata strappalacrime da accendini (o cellulari per i fan moderni), “The Feeling Never Dies”, molto efficace. Ma per la band che ha scritto “Sorry”, questo genere di canzoni sarà sempre un gioco a perdere.
“Rock ‘N’ Roll” è un album veloce, breve (poco più di 36 minuti) e dall’ascolto immediato, in cui il cuore e la “pancia” in fase di scrittura e incisione hanno giocato un ruolo più importante rispetto alla testa, aspetto che in questo caso va interpretato positivamente, e le cui canzoni si prestano ad essere eseguite nelle travolgenti esibizioni dal vivo del gruppo.