Morning Sun – Bodies – You Know Me – Blasphemy – Do You Mind – Last Day Of Disco – Somwhere – Deceptacon – Starstruck – Difficult For Weirdos – Superblind – Won’t Do That – Morning Sun (reprise)
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Robbie Williams è tornato a fare buona musica e dopo lo scivolone avuto con “Rudebox”, tre anni di attesa e tante chiacchiere sul suo rientro o meno nei Take That, finalmente esce il nuovo album del cantante inglese. La curiosità era tanta e “Bodies”, primo singolo estratto, non aveva dato molti indizi su cosa aspettarsi da questo “Reality Killed The Video Star”.
Innanzitutto sono state messe da parte le sonorità più elettro/dance, se non per brevi accenni in “Last Days Of The Disco” che riporta agli anni ’80, e in “Difficult For Weirdos”, per predilige il pianoforte e gli archi. Ci troviamo così una maggioranza di canzoni riflessive e tranquille, “Deceptacon” e “Starstruck” ne sono un esempio, alle quali si alternano brani più impulsivi e meno profondi.
Robbie Williams ha riscoperto il significato della parola cantare e, anche se non abbiamo in mano il disco dell’anno, questo lavoro è da apprezzare: sia che sia stato scritto per recuperare dopo l’ultima release, sia esso stesso un ‘saluto’ per i fans prima del rientro con i Take That, o sia ancora un modo per dire “sono tornato, so ancora fare il mio lavoro”, “Reality Killed The Video Star” è un buon cd. In ogni caso dedicategli più di un ascolto e decidete voi quale tra le tre affermazioni qui sopra è la migliore per concludere la review…
Antonella Murrone