Francesco Renga – Scriverò il tuo nome

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Francesco Renga è ormai una certezza all’interno del pop romantico italiano. La gavetta tra il rock dei Timoria e gli anni trascorsi a “farsi le ossa” sul palco dell’Ariston gli hanno permesso di affermarsi come una delle voci maschili più eleganti e graffianti della nostra musica. Sanremo viene spesso considerato come qualcosa di ‘maledetto’, capace di bruciare o allo stesso tempo far splendere un artista in base ai suoi tre minuti di performance. Francesco Renga ha vinto più volte le pressioni di quel palco così importante ed imponente, giocandosi le proprie carte e dimostrando la sua vera anima, coltivata dagli esordi e cresciuta anno dopo anno. “Scriverò il tuo nome” è il suo settimo album di studio da solista, arrivato sedici anni dopo il primo “Francesco Renga”. Rappresenta un cambiamento di abito, a tratti più elettronico, che però non snatura il suo animo romantico e da sempre innamorato.

La titletrack “Scriverò il tuo nome”, scritta da Renga, Canova, Tenisci e Tony Maiello, è uno dei singoli che sintetizza al meglio il nuovo progetto del cantautore: in poco più di tre minuti descrive come la vita può mettere in discussione ciò che siamo e come l’amore riesce a mettere tutti d’accordo, a superare le difficoltà e a colmare le distanze più grandi (“E in mezzo a queste onde / lo griderò più forte”). Il tutto in un sound che alterna il parlato dell’artista e il beat elettronico a parti molto più impegnate a livello vocale e strumentale.

“Guardami amore” – di Renga, Salvati, Palmosi e Tony  Maiello –  è ancora una volta il sentimento sopra tutto e sopra tutti ed il come la parola insieme racchiude dentro di sé una forza indescrivibile (“Nessuna guerra è stata vinta mai da un solo uomo” […] “I nostri cuori insieme formano un esercito”). “Il bene” racconta invece la vita in due e quel legame indissolubile che lega gli innamorati. Un brano scritto da Renga e da Ermal Meta che si fa ascoltare, con un ritornello coinvolgente e mai banale.

La coppia Maiello – Salvati la ritroviamo anche in “Cancellarti per sempre”, dove tra anima e cicatrici è sempre difficile mettere la parola ‘fine’ a quell’amore che è tutto e niente, che “scorre veloce / ma su due strade diverse”. “I nostri giorni” porta la firma di Renga, Chiaravalli, Simonetta e soprattutto Nek: è un brano che abbandona totalmente la malinconia per fare spazio alla serenità del rapporto di coppia, raccontando come le risate e le pazzie non programmate siano l’essenza della semplicità. Il tutto illuminato dalla speranza verso quei giorni migliori in cui i sogni sconfiggeranno le paure. Una novità anche dal punto di vista musicale, con un sound decisamente pop che si candida per un posto tra le più “ballate” del disco. Molto più elettronica “L’amore sa”, scritta insieme a Francesco Gabbani e Fabio Ilacqua, dove l’amore è ancora l’unico protagonista capace di sconfiggere il dolore, sempre e comunque.

Alle quattordici tracce dell’album – dodici più “Rimani così” e “A meno di te”, contenute nell’edizione deluxe – hanno contribuito anche le parole di Calvetti, Cecere, Valicelli, Cianchi, Faini, Raina, Marotta e Fortunato Zampaglione. Si tratta di un lavoro discografico che, nonostante una leggera sperimentazione elettronica, non si allontana dagli standard di Renga. È indubbiamente il disco giusto per chi vive il suo quotidiano a stretto contatto con l’amore: l’argomento principale è sempre lo stesso, cantato da una vita e sviscerato in tutte le sue sfaccettature. Il cantautore ha deciso di continuare a viaggiare sulla propria strada, calcando le orme dei sentimenti e di quel pop romantico che lo ha portato di fronte al grande pubblico. Il tutto alla lunga potrebbe risultare ripetitivo, ma Francesco Renga ha scelto che questo è il suo modo di fare musica, con quell’instancabile romanticismo che lo ha sempre caratterizzato.

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