Linea 77 – Oh!

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Nel 2015 prendiamo tra le mani un album dei Linea 77 che si intitola “Oh!” e sappiamo di affrontare un ritorno. Non c’è stato uno scioglimento vero e proprio, ma i terremoti in line up, le virate e le sperimentazioni degli ultimi lavori, le sfortune legate alle ultime produzioni (il fulmine che ha colpito i server che contenevano il loro ultimo EP che è andato nel paradiso della musica perduta) li pone di fronte ad un inevitabile nuovo inizio.

Ascoltando le tracce di “Oh!” pare proprio che questa ripartenza si muova tra i migliori auspici. C’è tutto in queste 10 canzoni, tutto quello che di buono hanno mostrato nella loro carriera, forse per la prima volta assemblato e prodotto senza dispersioni, riuscendo ad ottenere un equilibrio tra le componenti musicali e compositive. Hanno mantenuto la varietà di strumenti e di tempistiche proveniente dal loro periodo nu metal, momenti melodici e refrain orecchiabili e di facile presa, contornati però da un ritorno alle loro origini hardcore, che spicca anche grazie ad una grande attenzione per il suono della chitarra, sempre in evidenza e molto piacevole, mai banale.
Molta rabbia e giudizio sociale nei testi urlati, impreziositi da citazioni letterarie che vanno da Ungaretti a Dante passando per Chomsky, a sostegno delle temistiche di dissenso espresso a 360 gradi, dalla classe dirigente al disagio esistenziale del singolo individuo. “Io Sapere Poco Leggere” e “L’Involuzione Della Specie” sono ritratti dissacranti e letali del giovane di oggi, quello social, senza direzione e virtù.
“Divide Et Impera” è un bel crossover con il rap di En?gma, “Luce” un furioso sfogo hardcore, mentre”Absente reo” e “Zero” mostrano i muscoli con solidi riff metal. Quando poi l’apertura è affidata ad una citazione del “Frankenstein Junior” di Mel Brooks, cos’altro potremmo volere?

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