The Root Of All Evil – The Answer Lies Within – These Walls – Walk Beside You – Panic Attack – Never Enough – Sacrificed Sons – Octavarium
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Sì prog rock e non prog metal. Insomma la direzione del disco è abbastanza chiara, rispetto a “Train Of Thought” l’impatto e la potenza di brani, piatti quanto volete, come “As I Am” è solo un ricordo, se escludiamo parzialmente “Panic Attack”. Un buon disco progressive per un audience media, questa la nuova fatica da studio dei prolifici Dream Theater. Dopo la seconda parte di Metropolis, le sorprese non sono mai mancate nei dischi degli americani, secondo molti sono andati in inesorabile calo dopo “Open Your Eyes Nicholas”, per altri sono stati comunque capaci di rinnovarsi, dimostrando di poter suonare pesante o in modo più leggero a seconda delle situazioni.
In “Octavarium” ci sono meno momenti virtuosi rispetto al passato e, fatta eccezione per la suite finale, i pezzi sono sì lunghi ma sostanzialmente lineari. I richiami agli anni che furono si trovano nell’opener che conclude idealmente la trilogia iniziata con “The Glass Prison” e in “Sacrificed Sons”, mentre in “Walk Beside You” ascoltiamo una cover degli U2, benché questi ultimi non abbiano mai inciso un pezzo con questo nome. La suite finale richiama Pink Floyd, Genesis, Marillion, e, in breve, è di una noia allucinante: chi aveva parlato di nuova Change Of Season deve aver ascoltato un fake. Riassumendo il disco a chi scrive non è piaciuto, tenete conto però che avevo trovato di mio gradimento “Train Of Thought” quindi, pur essendo un fan dei Theater, la mia opinione su un disco molto meno ispirato ed heavy oriented del passato può essere relativa. Da salvare la buona prova di LaBrie, tornato non per niente anche on stage a livelli ottimi.