[Reggae-Rock] Bedouin Soundclash – Street Gospels (2008)
Until We Burn in the Sun (The Kids Just Want a Love Song) – Walls Fall Down – St. Andrews – Trinco Dog – Hush – Bells of 59 – Higher Ground – 12:59 Lullaby – Nico on the Night Train – Gunships – Jealousy and the Get Free – Midnight Rockers – Hearts in the Night
http://www.bedouinsoundclash.com/
http://www.sideonedummy.com/
Siamo a Kingston. A cosa pensate? Reggae? Diciamo che avete indovinato per una strana e fortuita coincidenza.
I Bedouin Soundclash arrivano dal Canada e non dalla Giamaica. In effetti sono di Kingston, ma la cittadina in Ontario. Eppure già la loro città di provenienza ci parla un po’ di loro. Del reggae bianco. Nello specifico del reggae-rock dei visi pallidi.
La loro musica non è nulla di originale o di nuovo. Ma il loro percorso che arriva qui al terzo album in studio dimostra grande freschezza compositiva e di scrittura. Uno di quei dischi che ascolti con piacere. Leggero. Delle canzoni che non ti scuotono ma se sentite in radio puoi trovare piacevoli senza impegno. “Street gospel” gode della collaborazione di artisti come Darryl Jenifer (bassista dei Bad Brains) alla produzione e Money Mark (abituale quarto uomo dei Beastie Boys) alle tastiere.
La band segue la scia di quel suono tipico dei Clash, più “Sandinista” che “London Calling” per intenderci. Reggae, dub, rock con divagazioni orecchiabili e dolci ballate, a volte esile, in fil di voce, comunque gentile e non fracassone, solare senza accecare per aperture, con testi socio politici e la voce di Jay Malinowski. E, bisogna dirlo, con quel piglio pop che avevano gli irlandesi UB40, se mi capite.
Luca Freddi