Quante volte figliolo? I concerti più visti di sempre (dalla redazione di Outune)

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Quante volte li hai visti? Una delle domande più frequenti che vengono rivolte ai concerti a chi prova a fare questo dannato mestiere nel migliore dei modi. Tante volte la passione va messa da parte, ma quando si ha la possibilità è impossibile evitare di cedere al richiamo di quei gruppi con cui sei cresciuto e che ti hanno talvolta permesso di andare avanti nonostante tutto. Qui in redazione c’è qualcuno che mi umilierà, mi tolgo il cappello già da ora, d’altra parte la nostra (piccola) fortuna deriva anche da questi numeri. Ecco la classifica dei 5 gruppi rock/metal grossi (vuol dire che gente conosciuta, che magari all’inizio era piccola e poi si è fatta apprezzare da tutti. Niente underground o affini, almeno per questa volta) che abbiamo visto più volte. Con la possibilità di menzionare una band in più a scelta libera. Così #accaso ma nemmeno troppo. Cover story di Giuseppe Craca.

Jacopo Casati
1 – Iron Maiden – 17 volte
La prima volta fu il 30 novembre 1995. Era il The X Factour e gli Iron con Blaze fanno seicento date in Italia (davvero eh, ne fecero tipo dieci tra fine 95 e inizio 96). Andai anche sotto Rock FM (sempre sia lodata) per beccare il sostituto di Bruce. Lasciando da parte qualsiasi ingenerosa valutazione tecnica sul suo operato, per me quello fu il battesimo del fuoco. Entrai a pelo al Palatrussardi per vedere gli Almighty (che mi fecero capire che tutto sommato avrei potuto considerare l’idea di allargare gli ascolti, visto quanto spaccarono il culo), poi delirio totale con i Maiden di cui cantai anche gli assoli. Da allora la malattia per gli Iron mi ha portato a vederli ogni qualvolta fosse possibile, nonostante all’estero li abbia visti sì e no quattro/cinque volte. Il top? Facile dirlo: 23 settembre 1999, Ed Hunter Tour con Bruce Dickinson e Adrian Smith tornati alla base. Prima di loro i Megadeth in un Forum di Assago pieno come mai si era visto. Nel 2016 diventerò felicemente maggiorenne…

2 – Metallica – 15 volte
Quando il 30 settembre 1996 una torretta dell’impalcatura del palco mi franò a poca distanza mi cacai sotto. All’epoca non avevo certo letto su qualche webza metalsz che i Metallica si erano inventati la gag dello stage che collassa sul finire di Enter Sandman! Da allora diversi concerti, di cui qualcuno anche all’estero. Il più bello? Probabilmente Imola 2003 al Jammin’, anche perchè eran passati in Italia a incontrare i fan in Mondadori (all’epoca non ero ancora imbucato).

3 – Alter Bridge – 14 volte
Questa è la mia band preferita del nuovo millennio. Visti per la primissima volta a Reggio Emilia, quindi un rapporto splendido con loro (persone magnifiche, prima ancora che musicisti eccezionali) messo da parte quando oramai erano sulla bocca di tutti, per lasciar spazio a una fedeltà da fan assoluta e devota. Se ci mettessi insieme anche le sei volte in cui ho visto Tremonti solista e Myles insieme a Slash…bè bisognerebbe riscrivere la classifica! La volta più bella? Cortemaggiore nel 2008. Professionalmente parlando invece, senza dubbio Milano 2008 (una due giorni indimenticabile) e Zurigo 2010. Nei secoli fedele.

4 – Megadeth – 13 volte
Dovessi mai stilare la mia personale Trinità intoccabile, i Megadeth sarebbero tra Maiden e Death. L’amore viscerale per Mustaine ed Ellefson è scoppiato definitivamente all’uscita di Cryptic Writings, comprato al day one e consumato fino al loro concerto al Palatrussardi del 1997. Oramai sono una barzelletta, Dave è ultra finito vocalmente e la mancata reunion con Menza e Friedman di pochi mesi fa, lo ammetto, mi ha fatto male. Ma al cuore non si comanda. Live preferito? Un paio. 1999 (aprivan ai Maiden) e 2005, tour del ritorno e a supporto del sottovalutatissimo The System Has Failed. La doppietta finale Mechanix/Paranoid non la scorderò mai più.

5 – Slayer – 13 volte
Avendoli visti la prima volta più per necessità (“Li devi vedere, nessuno dal vivo è così violento” – era il ’98, nel bill anche Sepultura senza Max e System Of A Down…così eh…) che altro, sono stati una delle band che più mi ha visto rischiare la vita dal vivo. Mostruoso il live al Tattoo The Planet nel 2001, altrettanto quello del Wacken 2003 in cui suonarono per la prima volta tutto Reign In Blood, mentre i tedeschi ubriachi si sboccavano addosso e non capivano a quale miracolo stessero assistendo. Da allora in poi a dire il vero li ho sempre visti più “per caso” che altro (nel 2010 in tre bill diverse ai festival: Rock Im Park, Sonisphere Jonschwil, Sonisphere Knebworth). Ovviamente sempre apprezzati.

Extra – Litfiba – 10 volte
LA rock band italiana per antonomasia. Oltre a dei ricordi eccezionali di un live al Forum del marzo 1995 (all’epoca schifavo Spirito ed ero lì per sentire tutti i pezzi possibili di Colpo di Coda…anche se su La Preda mi resi conto davvero di cosa volesse dire essere un bimbominkia o uno della vecchia guardia), Piero e Ghigo dal vivo sono sempre stati garanzia di qualità. Il live della reunion nel 2010 e il primo della Trilogia degli Elementi del 2013 sono in cima alla montagna, ma ricordo con affetto anche un concerto di Pieroah solista nel 2006, che non ho comunque calcolato nella decina di cui sopra.

LUCA GARRO’
Vasco Rossi – 49 volte
Mi rendo conto che cifre di questo tipo vadano oltre il semplice amore per un cantante e sconfinino chiaramente nella patologia. Pensare a Vasco significa pensare un po’ a tutti i periodi della mia vita, da quando a sette anni mia mamma mi regalava i vinili di Bollicine e Siamo Solo Noi a quando, appena raggiunta un’età a doppia cifra, andai a vederlo la prima volta. Sono pochissime le città in cui Vasco abbia suonato senza la mia presenza negli ultimi vent’anni, così come sostanzialmente sono riuscito a sentire un po’ tutti i pezzi che avrei voluto. Tra i grandi ricordi, Rock Sotto L’assedio, il tour di supporto a Gli Spari Sopra e quello nei palazzetti, in cui solo al Forum d’Assago lo vidi 9 volte consecutivamente.

Deep Purple – 21 volte
Un’altra delle mie deviazioni. C’è stato un periodo della mia vita (abbastanza lungo), in cui appena potevo andavo a vedere il gruppo di Ian Gillan e compagni. Sono stato nei posti più assurdi, dai buchi di culo agli stadi, li ho visti quasi scomparire e poi pian piano riemergere fino ad oggi in cui riescono ancora a fare sold out in luoghi come il Forum d’Assago. Li vidi alle medie con uno scazzatissimo Blackmore, mentre i concerti migliori sono sicuramente quelli successivi alla prima esperienza, soprattutto quelli della fine degli anni novanta, con Jon Lord ancora della partita e Gillan in splendida forma. Tra gli highlights assoluti, sicuramente la data del 23 ottobre 2000, per l’anniversario dell’album con l’orchestra in compagnia di Ronnie James Dio. Senza dimenticare il Monster Of Rock con Status Quo e Cheap Trick (unica data nella loro storia in Italia) e la serata all’Arena di Verona.

Bruce Springsteen – 20 volte
Per ragioni anagrafiche, Bruce Springsteen è stato uno degli ascolti che più mi hanno accompagnato nel corso della mia esistenza. Difficile spiegare cosa abbia significato vederlo per la prima volta in compagnia della E Street Band nel 1999 al Forum d’Assago, così come è inspiegabile l’incazzatura che segue la lettura di ogni scaletta precedente e successiva alle date che ho visto nella mia vita. Come a prenderti per il culo, il Boss fa sempre il pezzo che aspetti vent’anni la sera dopo la tua, ma tu non puoi che continuare ad amarlo, perché comprendi che fa tutto parte di un progetto più grande. Difficile scegliere le serate migliori, anche se Bologna 2002, il tour di Devils And Dust e Torino 2009 svettano sulle altre. Senza dimenticare gli uragani di Firenze e Milano.

Bob Dylan – 18 volte
Ho sempre pensato che Dylan fosse la cosa più importante capitata nella storia della musica popolare, al pari di gente come Elvis Presley o Chuck Berry. Con la differenza che l’importanza delle canzoni di Dylan non è minimamente paragonabile a quella di nessun altro artista, morto o vivente. La prima volta fu nel 1998 a Collegno, in provincia di Torino: Bob mi regalò nella stessa serata Knockin’ On Heaven’s Door, Masters Of War e Gotta Serve Somebody. Nella altre diciassette date viste non mi è mai più capitato di sentirle nuovamente. Andarlo a vedere per dire che non fa le canzoni come su disco e che è stonato è una delle cose che mi fa scegliere le persone da frequentare e quelle da cancellare dal telefono. Tra i ricordi più belli una data a Parma dove sembrava sotto l’effetto di acidi.

Iron Maiden – 17 volte
Da buoni figliocci dei Deep Purple, non potevo che innamorarmi in adolescenza di Steve Harris e compagni, vista anche l’iconografia orrorifica che da sempre ne accompagna l’immagine. La prima volta fu negli anni novanta, ultimo tour di Dickinson e io che alle medie mi feci affascinare dagli amici più grandi e dalle toppe che avevano cucite sugli zaini. Poi passai al periodo Blaze, rivedendo la band ad Assago: devo dire che mantengo un ricordo positivo della serata, forse perché era così tanta la voglia di rivederli, che mi accontentai di un concerto che molti dei presenti ricordano come sottotono. Il concerto della reunion con Dickinson, visto scavalcando i cancelli del solito Forum, resta qualcosa di indelebile, così come i mega tour celebrativi degli anni successivi. Paraculi? Forse. Ma danno alla gente ciò che vuole.

Extra – Lou Reed – 12 volte
La mia filosofia è sempre stata: valli a vedere finché puoi, perché quando avrai quarant’anni non girerà più nessuno. Per questo sono riuscito a vedere concerti di cui il novanta per cento dei miei coetanei legge sulle biografie musicali. Potrei dire Michael Jackson, ma anche Page e Plant o i R.E.M. al tour di Monster, per esempio, però non rientrerebbero nella classifica per numero, ma solo per importanza dell’evento. Lou Reed, invece, è stato uno di quelli che dalla fine degli anni novanta in poi sono riuscito a vedere più volte e nei contesti più disparati, nonostante gli anni duemila della sua discografia non siano stati così prolifici. Difficilmente mi sono emozionato allo stesso modo vedendo altri artisti.

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