– Siete riusciti ad avere una produzione bombastica e d’impatto assoluto, direi internazionale, è una gran cosa per tentare di sfondare anche all’estero, quali sono i vostri “piani di conquista”?
Sinceramente avevamo già in testa bene o male il suono che volevamo ottenere con questo disco, non per caso siamo andati noi alla ricerca del produttore (Andreas Magnusson) e dello studio (Redplanet Studio)…sono d’accordo sul fatto che suoni internazionale e di grande impatto..ci abbiamo messo tutto il nostro impegno e tutta la nostra passione. Sfondare all’estero vivendo in Italia non è una cosa molto facile..ora insieme al nostro management vedremo come muoverci al riguardo…
– Il primo pezzo è puro hardcore, poi ci sono molte parti melodiche emo e screamo, come riuscite ad amalgamare il tutto in un mix che non deve annoiare? Quali sono le vostre vere inclinazioni –core?
Siamo cresciuti con l’hc..tutt’ora, tutti noi organizziamo concerti e viviamo la scena con divertimento e dedizione. Sta di fatto che è per noi ancora difficile scollarsi di dosso le influenze da cui è partito il tutto…amiamo i pezzi veloci alternati alle parti lente e melodiche ..il discorso scremo/emo non ci interessa e non ci ritroviamo per nulla in quel tipo di genere..non che ci dispiaccia, però quando abbiamo iniziato, la parola scremo era inesistente ed era improbabile allora definirci emo. L’hc è stato molti anni parte di noi e ripeto lo è tutt’ora in qualche modo…lo viviamo dentro di noi, peccato che in Italia venga vissuto da troppi con un’attitudine provinciale e poco predisposta al divertimento e all’impegno politico/sociale. Avendo firmato per Universal e facendo certe scelte , ovvio che centriamo ormai gran poco per molti nel hc giustamente.. però non ci ha mai obbligato nessuno a fare nulla… speriamo che queste scelte ci portino semplicemente ad avere più visibilità e che diano un po’ più di possibilità alle band italiane in generale..
– E’ cominciato da un po’ il tour di supporto al disco, come sta andando?
– Quali sono le motivazioni per le quali avete deciso di cominciare a suonare? Quali sono state le vostre influenze e/o ispirazioni?
Abbiamo iniziato come la maggior parte delle band nei banchi di scuola, un po’ per scherzo e un po’ per passioni comuni… Da lì piano piano abbiamo dedicato più impegno e tempo nella musica ed eccoci qua..dalle nostre parti se non sei laureato in ecomomia o giurisprudenza e non hai un azienda a 25 anni, è difficile essere considerati normali….facile quindi è stato trovare della gente e amici che la pensano in modo differente.. Andavamo con lo skateboard, con lo snowboard e in estate andavamo nella costa basca a fare surf ed oltre alle band di cui eravamo fan , per noi quei momenti insieme hanno influito a diventare prima di tutto amici e poi una band.
– Cosa ne pensate di internet? Quanto pensate possa favorirvi (nel farvi conoscere attraverso Myspace x es.) e quanto danneggiarvi (download del disco)?
E’ una domanda difficile..ha i suoi pro e contro..il luogo comune direbbe che internet è una finestra al mondo e che ha un modo di vedere le cose molto più rapidamente e facilmente…unico problema è che non ha un controllo sufficiente ed ormai è andato tutto a rotoli.. Non abbiamo più un minimo di privacy, siamo facilmente controllabili….con il download la gente non capisce che si danneggia il piccolo artista e non di certo una big star..non capisco come ad esempio, la Sony crei degli mp3 da vendere al pubblico e di conseguenza fa uscire band sotto la loro stessa casa discografica…forse ci prendono in giro oppure nemmeno loro sanno più come gestire la cosa. Myspace ci ha aiutati un bel po’ agli inizi..ora è diventato tutto una pubblicità ed un evento continuo…in qualche modo aiuta di sicuro tutto ora, ma trovo stupida la gente che dà totale credibilità e attenzione in esso…
– Come vedete la scena italiana? Cosa ne pensate di questo ritorno del pop/punk nelle chart cominciato da un paio d’anni a questa parte?
La scena italiana è sempre in movimento bene o male, anche se le band tante volte non capiscono e non hanno l’umilità di affrontare il mondo musicale con passione ed impegno…Ora si vuole subito suonare negli stadi e diventare famosi…gente che investe cifre incredibili che se paragonate a quando abbiamo iniziato a suonare noi (1999) mi viene da ridere….parecchi gruppi come dici tu pop punk escono alla velocità della luce ma scompaiono con la medesima…con protools e programmi per aggiustare le tracce ormai i dischi suonano pure da soli…..sinceramente a parte i Vanilla Sky di cui siamo amici, e per chi non lo sapesse si sono fatti un gran culo per essere dove sono, il resto non lo seguiamo..anzi ti dirò non per sentirsi snob o altro ma facciamo fatica a ritrovarci nella mentalità media italiana.. preferiamo musica di nicchia come appunto l’hc… Il medio italiano è come ho detto prima provinciale, ignorante e pressapochista..in pochi veramente si sbattono e tengono duro..i Linea77 ci insegnano sempre questa cosa, di persistere. Loro insieme al Teatro degli orrori, agli Slowmotion apocalypse e i The secret sono comunque le nostre band italiane preferite. Speriamo che cambino in fretta parecchie cose nel nostro paese, perche secondo noi stiamo andando a capofitto su tutti i punti di vista socio/culturali, dando importanza a incocainati puttanieri ben pensanti, invece di insegnare a ragionare con umiltà e sopratutto con la propria testa…