Laura Pausini presenta alla stampa la raccolta 20 Greatest Hits

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Era il 1993 quando una promessa della musica italiana, una ragazza proveniente dall’Emilia Romagna, si affacciava timidamente sul palco dell’Ariston a cantare quella che sarebbe diventata una canzone conosciutissima: La Solitudine. Vent’anni dopo, Laura Pausini è pronta a fare un primo vero bilancio della sua carriera. E quale modo migliore se non pubblicare un album doppio con tutte le sue hits?

20 The Greatest Hits contiene 38 canzoni, tra cui 3 inediti e molti duetti. Per presentarlo, Laura Pausini inizia a raccontare di quando era piccola. Il suo primo approccio col canto fu il ritornello di Ramaya, intonato quando aveva solo due anni e la cui registrazione è stata inserita nel disco “Già lì si sentiva il mio carattere. All’inizio timida ma, dopo aver preso confidenza, non la smetto più.” Il debutto vero e proprio però, è a 8 anni. “Ero a vedere mio padre mio padre in una delle sue serate di piano bar la sera del mio compleanno e, quando mi chiese cosa avrei voluto di regalo, ho risposto che volevo il suo microfono. Sono salita sul palco, ho cantato Dolce Remy e da lì non ho più smesso di accompagnarlo per ben dieci anni. Nel 1992 decise di iscrivermi a Castrocaro e mi posizionai ultima. Non ne volevo sapere più nulla, in fondo il mio sogno era fare l’architetto. Ma mio padre è uno che non molla e mandò la mia candidatura a Sanremo. Il resto della storia la sapete tutti”.

La Pausini è un fiume in piena, delizia i giornalisti presenti all’Armani Hotel parlando a tutto tondo della sua vita. La maternità le ha donato un’ulteriore luce nel viso e nel modo di fare. “Paola è un miracolo. Ero convinta che non ci fosse più  nulla da fare. Proprio quando stavo cominciando a darmi per vinta, sono rimasta incinta e a febbraio sono diventata finalmente mamma. Ho saputo di essere incinta a Perugia. Mi sentivo stranamente stanca tra una canzone e l’altra. La mia mamma, allora, mi ha detto lo facciamo il test? ed è risultato positivo. Non ci potevo credere!”

“20 Greatest Hits” è un progetto fortemente voluto dalla Pausini, sebbene non fosse previsto nel contratto che la cantante ha con la Warner. “In realtà, all’inizio avrei voluto fare un quadruplo anziché un doppio ma poi ho deciso di inserire alcune canzoni e lasciarne fuori altre. Ho inserito i primi due singoli di ogni disco, i duetti, tre inediti e due registrazioni: io che canto Ramaya e Paola che mi chiama mamma per la prima volta. I miei fan mi hanno dato tanto e ho voluto condividere questi momenti speciali con loro.”

Il primo inedito è Limpido e vede la collaborazione di Kylie Minogue :”L’ho chiamata perché volevo dare un’impronta frizzante a questo brano. Dal punto di vista umano è stata una sorpresa, perché ho scoperto una persona che ha la mia stessa visione. Tengo molto a Limpido perché è un brano che lancia un messaggio positivo: essere ciò che si è senza aver paura di nulla. E dopo il tremendo fatto di cronaca avvenuto a Roma poche settimane fa, ovvero il suicidio di un ragazzo gay, ritengo che questo pezzo sia ancora più forte e potente. Dove resto solo io, come Limpido, porta la firma di Virginio Simonelli ed è un altro brano che parla della solitudine, stavolta in senso positivo. Parla di quando sei con le persone che ami, all’interno di casa tua, e ci siete solo voi. All’inizio si chiamava Altrove ma poi abbiamo deciso di cambiar titolo. Infine, il terzo inedito è Se non te. Avevo scritto qualche verso, poi l’ho fatta vedere a Niccolò Agliardi e mi ha detto dobbiamo lavorarci su un pochino. La canzone tratta di un amore adulto come quello dei miei genitori, e per questo motivo ho voluto che fossero presenti nel video, diretto da Gaetano Morboli.”

Tanti i duetti presenti:  da Te Amaré con Miguel Bosé a Io Canto con Lara Fabian, passando per Vivimi con Alejandro Sanz e Non c’è con Marc Anthony. E tanti altri: “Ho chiesto a Marc di riarrangiare Non C’è in chiave salsa per omaggiare il Sud America, terra che considero come una seconda casa. Alejandro Sanz, invece, segue tantissimo la musica italiana. Quando gli ho chiesto di fare Vivimi mi ha chiesto di abbassarla di un tono. Inizialmente ero titubante perché non sapevo come sarebbe venuta. Devo ammettere, però, che sono rimasta sbalordita, le abbiamo conferito un nuovo sound molto accattivante.” Il vero, grande, regalo che Laura Pausini si è concessa è una nuova versione de La Solitudine curata da Ennio Morricone. “L’ho chiamato e gli ho chiesto se gli andava di fare sua questa canzone e lui mi ha risposto ma è quella del Marco? Mi chiedeva il permesso di inserire un corno piuttosto che altri strumenti e gli rispondevo sempre: Maestro, puoi metterci dentro ciò che vuoi. E’ una persona dolcissima, così grande e umile che lo apprezzi ancora di più.”.

Il tour mondiale, dopo la data 0 di Pesaro, prenderà il via l’8 dicembre dal Palalottomatica di Roma per circa una ventina di date, le cui prime 8 saranno a Roma e Milano. Perché così poche date per una tournéé intorno al mondo? “Semplice: non so ancora come Paola potrebbe reagire ai vari spostamenti”.

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