Myss Keta presenta Una vita in capslock: “Al mondo moderno manca l’ironia”

È uscito venerdì 20 aprile 2018 “Una vita in capslock“, il primo album di Myss Keta. Quello di Keta è un concept album che sintetizza i mondi sonori della sua anima: dalla fidget house all’elettronica sperimentale, passando attraverso il post-hardcore, il noise, il trip-hop e le suggestioni afro-futuristiche. Prodotto da producer di tutto rispetto (RIVA, Populous, Clap Clap, Bot, Zeus! e H-24) “Una vita in capslock” è impreziosito dalla partecipazione di Birthh ai cori e dal sax di Adele Nigro in “Ultima botta a Parigi”.

L’ingresso in una major non ha cambiato per nulla l’immaginario di Keta. “L’idea del progetto non è cambiata ma si è approfondita e ramificata ancor di più – ha dichiarato Myss Keta – i temi son rimasti gli stessi. Man mano che un progetto cresce la voglia è quella di continuare a lavorare in quella direzione. Tutto quello che accade lo butto fuori sempre alla Myss Keta. Al mondo moderno manca l’ironia. Questo non vuol dire essere felici a tutti i costi, anche perché spesso significa essere tristi. Significa non prendersi troppo sul serio. Io non riesco a guardare il mondo con altri occhi. Mi piacerebbe che si ascoltasse la mia roba senza forzature mentali“.

A chi le chiede se toglierà mai la maschera, Keta, risponde in questo modo. “Io sono una donna coraggiosa, il mistero mi caratterizza. Mistero è affascinante sensualità. Tu non sai cosa c’è dietro la mia faccia. È una cosa molto intrigante, ha ovviamente i suoi limiti ma il gioco vale la candela. La metto più che altro per non truccarmi“.

Myss Keta, dopo il release party del 19 aprile, partirà in tour. Il suo UVIC tour, organizzato da DNA concerti, proseguirà il 30 aprile al Monk di Roma, il 4 maggio al Locomotiv di Bologna, il 5 maggio al The Cage di Livorno e il 26 maggio all’Eremo club di Molfetta (Ba). “Vi dovete aspettare tanta ribellione punk. I miei live sono un momento di assoluto sfogo. Sono sempre molto caldi e carichi, e con me ci saranno le ragazze di Porta Venezia. Cercherò di suonare pezzi del nuovo album senza dimenticare quelli vecchi. Sarà una operazione teatrale. Io mi diverto molto, così come il pubblico“.