Una splendida Villa Contarini, illuminata sofficemente in una calda notte stellata, ha fatto da cornice all’esibizione di Ben Harper & The Innocent Criminals, arricchendo l’edizione 2015 dell’Hydrogen Festival a Piazzola sul Brenta (Pd).
Devo dire che la location si sposa perfettamente con la musica proposta dall’artista californiano (che già aveva suonato qui nel 2012), e anche il dubbio iniziale sulla scelta di occupare gran parte del parterre con le poltroncine numerate si rivela col senno di poi quella migliore per l’organizzazione ma anche per il pubblico.
La scaletta proposta, infatti, invita all’ascolto attento e beato, sorseggiando qualcosa di fresco, e suscita quel tipo di godimento musicale che spesso solo il divano e un paio di cuffie sanno regalare.
Ma non è una serata da pensionato, e l’apertura con “Welcome to the Cruel World” e “Burn to Shine” preannunciano alla folla che Ben si muoverà con disinvoltura fra un rock leggero a sfumature blues, reggae, funk e folk, regalando un caleidoscopio di emozioni allo spettatore che viene pian piano assorbito nelle sonorità tipiche dalla lap steel guitar, marchio di fabbrica del cantante chitarrista fin dai suoi esordi.
La band è perfetta e le esecuzioni si susseguono precise e pulite, impreziosite da luci calde e ben dosate per mettere sempre in risalto il musicista e la canzone più che lo show nel suo insieme.
Non ci sono sfarzi o picchi di intensità clamorosi: anche le hit più conosciute come “Diamonds on the Inside” o “Walk Away” vengono servite con gentilezza al pubblico, che apprezza e mostra qualche sprizzo di vitalità in più sulle note di “With My Own Two Hands” e “Better Way”. A livello di partecipazione a cori e ritornelli Piazzola non si fa pregare, ma è ancora fresco il ricordo di esibizioni del buon Ben accompagnate da qualche ondeggiamento e scuotimento in più; se non altro tra le file dei personaggi più pittoreschi ed easy che non mancano mai a questi eventi.
L’artista viene comunque accolto molto calorosamente, apprezza e ringrazia più volte le prime file (dove probabilmente qualcuno di più animato doveva esserci) e concede, nel momento forse più vivo della serata, un piccolo siparietto ad una fan che con un cartellone gli chiedeva da qualche minuto di potersi fare una foto col suo idolo. Detto fatto: lui la vede, le parla e scende dallo stage invitandola sulle transenne per esaudire la piccola richiesta. Tenerone!
Un bel live, un gruppo di primordine, un frontman che conquista per abilità e pacatezza più che per presenza scenica. Una di quelle serate in cui tutto va a gonfie vele e fa rivolgere Ben verso il pubblico estasiato, salutandolo e dicendo: “Grazie, grazie mille! Viviamo per questo e tutte queste emozioni le dobbiamo a voi, ragazzi!”
Fotografie a cura di Cristina Checchetto