Un’ora e venti di set senza pause e con grande intensità. Questo in due parole il riassunto di uno degli ultimi eventi musicali estivi prima della pausa di agosto. Bjork ha rapito con la propria musica un’Arena non tutta esaurita ma abbastanza affollata da fans di varia età. Mi sarei aspettato un pubblico più ‘su’ d’età, invece c’erano molti ragazzi scatenati che hanno ballato e si sono fatti trasportare dal folletto islandese. L’artista ha tenuto bene il palco, ha dato spazio a diverse coreografie (principalmente laser e fuochi artificiali) e ha anche invitato sul finale l’audience ad avvicinarsi il più possibile sotto lo stage.
Un coro di fiati abbondante ha sorretto l’esibizione della Nostra conferendole un’atmosfera a tratti solenne e spesso epica; i bassi hanno pulsato da subito nelle casse toraciche dei convenuti e nonostante la durata non eccessiva dello spettacolo, credo che nessuno dei presenti possa lamentarsi di quanto visto. Musicalmente parlando, largo spazio è stato dedicato all’ultimo album, mentre la conclusione è stata affidata a “Declare Independence”, un brano che le ha causato giusto qualche problemino di recente durante uno show a Shangai, in cui ha inneggiato all’indipendenza del Tibet.
Oltretutto, da quanto sentito in giro, Bjork è stata molto più attiva e coinvolgente questa sera all’Arena rispetto alle altre date recentemente tenute in giro per l’Europa, ed effettivamente non ha smesso un secondo di muoversi, saltare e di cercare di far partecipare tutti alla festa che aveva preparato per noi. Alla faccia di chi dice che è un’artista fredda e distaccata.
Setlist: 1. BrenniÐ ÞIÐ Vitar, Earth Intruders, Hunter, Pagan Poetry, Desired Constellation, All Is Full Of Love, Jòga, Vertebrae By Vertebrae, Overture, Immature, Army Of Me, I Miss You, Cover Me, Wanderlust, Hyperballad, Plùtò, Anchor Song, Declare Independence.
Si ringrazia Eventi Verona per la gentile collaborazione
Manuel Marini