I Simple Plan e We The Kings si sono esibiti in concerto a Milano all’Alcatraz il 28 marzo 2012. Una serata giovane ed elettrica per il ritorno in Italia dei Simple Plan da sempre acclamati e apprezzati a queste latitudini. Invece i We The Kings hanno aperto le danze e il loro nuovo singolo Say You Like Me ha un gran potenziale radiofonico: “Veniamo dalla Florida, dove splende sempre il sole, quindi il nostro mood compositivo è ottimo. Le nostre canzoni parlano di cose semplici e genuine come la famiglia, l’amore, gli amici e le vacanze. Abbiamo realizzato sogni che pensavamo fossero impossibili e viaggiare è sicuramente uno di questi. L’Europa pullula di cultura, fotografiamo qualsiasi cosa, ci sono cattedrali, musei, stadi” afferma entusiasta Travis Clark, voce del gruppo. “Suonare nel vostro continente”, aggiunge Danny Duncan, batterista, “è affascinante. Innanzitutto i fans sanno le parole dei nostri pezzi e sembra che tutti voi sappiate benissimo l’inglese, cosa che non possiamo dire per le vostre lingue. Però in ogni paese i fans ci insegnano qualche frase. Ad esempio” -Travis legge un foglio in italiano – “Ciao, come state? Siete i migliori. Vi state divertendo? Dai, fate casino!”
“La canzone che ci descrive al meglio all’interno di Sunshine State Of Mind è Say You Like Me, che parla dell’incomunicabilità tra ragazzi e ragazze. Sarebbe tutto più facile se una ragazza dicesse ad un ragazzo <<Mi piaci>>. Il video interattivo di questo pezzo è senz’altro il più bello e divertente che abbiamo mai girato.” “Questo” sostiene ancora Travis, “è il nostro primo disco con una major, la Warner, ed è assolutamente un onore farne parte. C’è molta gente che sta lavorando con noi per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi, tra cui farci conoscere al punto tale di poter tornare qui a fare un concerto tutto nostro.” E ai ragazzi che sognano di formare una band, i simpaticissimi We The Kings consigliano: “Tutti credono che essere in una band significhi fare un concerto, andare ad un party, fare un’altra data, andare ad un altro party, ma in realtà non è così. C’è un sacco di lavoro dietro, non è solo divertimento. Bisogna provare tantissimo e scrivere del buon materiale. Perché solo con delle buone canzoni potete farcela!”
All’inizio di questo mese è uscito il singolo Summer Paradise, il quarto estratto dal quarto album in studio Get Your Heart On!. Parliamo dei Simple Plan, che hanno appena fatto due date nel nostro paese (il 28 marzo a Milano e il 29 a Roma). Per l’occasione, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Jeff Stinco, chitarrista della band canadese. Parliamo subito di “Get Your Heart On!”. Come descriveresti nello specifico questo disco? “A differenza del precedente, che era più cupo e introspettivo, questo è un album molto più positivo, solare.”
Quindi, in un certo senso, avevate bisogno di controbilanciare il mood di quello precedente… “Praticamente sì, quando abbiamo registrato Get Your Heart On avevamo voglia e bisogno di divertirci, quindi ci è venuto naturale scrivere del materiale che ci permettesse di scatenarci nei live.”
Hai detto che questo è un disco positivo, eppure ascoltandolo mi è sembrato che riveli un vostro lato più maturo. Che ne pensi? “Sono d’accordo con te. Gli arrangiamenti sono più elaborate, le lyrics più profonde e abbiamo affrontato sonorità finora inesplorate, come ad esempio in Summer Paradise”
A proposito di Summer Paradise, avete registrato un’altra versione con Sean Paul. Qual è il motivo di questa scelta?
“Perché ha la voce del sole! Ha un timbro che ricorda il clima tropicale ed era l’impronta che volevamo dare a questa canzone: estiva e spensierata a tal punto da invogliarti a fare surf!”
Che rapporto hai con Internet?
“Piuttosto strano. Internet è pericoloso perché c’è gente che scarica film e musica eppure non viene punita. Se rubi una macchina paghi invece, quando succede con la musica, non ci sono conseguenze. Ma non è colpa di chi usa Internet, è il governo che dovrebbe disciplinare questa materia. Ma, dall’altro lato, Internet ci permette di comunicare attivamente coi fans attraverso Facebook e Twitter.”
C’è qualche canzone all’interno di questo disco alla quale ti senti più legato?
“E’ una domanda complicata. Come quando chiedi a un genitore chi sia il suo figlio preferito! (ride, n.d.r.)”
Pensi che ci sia una differenza tra fans americani ed europei?
“Naturalmente. Ad esempio, qui in Italia siete molto espansivi ed affettuosi nei nostri confronti. Sappiamo che da voi abbiamo un seguito ben nutrito. E inoltre siete molto attivi sui social network.”
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
“Innanzitutto saremo in tour fino alla fine dell’anno e poi stiamo lavorando ad un libro e ad un DVD. Insomma, ci saranno tante sorprese per i fans dei Simple Plan!”
Claudia Falzone; Foto Rodolfo Sassano