Davide Van de Sfroos – Fly Festival, Bresso (Milano) 11 settembre 2008

Foto di Alessandro Mornati

Davide Bernasconi arriva a Bresso per il penultimo appuntamento con il Fly Festival, la manifestazione musicale nata per promuovere la nuova area concerti del comune alle porte di Milano. Tolto il diaframma che riduceva l’area della manifestazione e smantellata la platea con 6 mila posti a sedere l’area Fly si presenta questa sera in tutta la sua estensione: una gigantesca spianata erbosa accreditata di poter contenere fino ad 80 mila persone. La struttura non è certamente al massimo della capienza ma l’energia sotto il palco è comunque notevole vista anche la presenza degli irriducibili fan del cantautore lariano.

Van De Sfroos sale sul palco e prima di cominciare il concerto legge una poesia dedicata all’11 settembre, data che inevitabilmente ci riporta alla mente la drammatica strage delle Torri Gemelle di sette anni fa. Dopo questo attimo di intima riflessione il musicista imbraccia la sua chitarra e la musica ha inizio. Ogni canzone viene introdotta da una storia, un aneddoto, un ricordo, una battuta… un flusso di parole che serve ad unire ogni brano in unico ininterrotto racconto. Storie di vita di paese e racconti personali in cui i personaggi che popolano le canzoni acquistano uno spessore universale facendo venire in mente ad ognuno di noi facce conosciute e situazioni vissute in prima persona.
La scaletta percorre a zig zag tutto il repertorio del cantautore, attenta più al filo logico del racconto che non alla cronologia dei brani, inserendo qua e là omaggi a Bob Marley e divertenti medley come nel caso di “La canzone del sole VS La poma”.

Una serata divertente che ha visto un Van De Sfroos in ottima forma affiancato da un folto gruppo di ottimi musicisti. Due ore e mezza di buona musica, energia, racconti e risate. Quasi una rimpatriata tra vecchi amici.

Alessandro Mornati

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