Il Davide che non ti aspetti. O forse sì, se conosci la sua filosofia.
Prima tappa bergamasca del “Davide Van De Sfroos Show”, al Teatro Creberg. Date in tutta Lombardia per ricordare la propria infanzia e l’infanzia di molti. Un viaggio tra memorie e nostalgie, tra paure e grandi speranze…passando senza distinzione tra le mille culture che lo Shamano Davide assorbe dentro di sé, ponendole al cospetto di Papà “Lago di Como” e di Mamma “Canzone”.
Insieme a parte della sua storica band, (Francesco Piu, Angapiemage Galiano Persico, Paolo Legramandi e Davide Brambilla) e coadiuvato dalla brava attrice Stefania Pepe, il cantautore fa incontrare Manzoni e Tom Waits, Shakespeare ed il dialetto comasco e fa due passi con Amleto ed il bluesman Robert Johnson. Davide mette tutto se stesso e si prende questo spazio che sa tanto di libertà espressiva, senza troppo ordine, senza troppe impostazioni. Il “DVDS Show” è l’occasione per conoscere l’artista Van De Sfroos e l’uomo Davide Bernasconi in un solo giro. Il massimo per chi ne apprezza non solo la voce ed il dialetto, ma anche le magia nel sapere usare le parole e le figure retoriche, l’abilità di vedere collegamenti forti tra culture lontane e la capacità di sapere fare ridere con un pacchetto di sigarette vuoto.
Due gli ospiti della serata bergamasca: quello che non ti aspetti, Frankie Hi NRG, con il quale Van De Sfroos affronta un dibattito sulle origini del Rap, facendolo passare dall’antica Grecia fino ai trovatori, intonando una versione cantautoral/rappata di “Maravilliosa”, poesia del 1200, ed il cantautore e ricercatore bergamasco Luciano Ravasio, al quale vanno i complimenti per la bella voce e le belle canzoni e per avere chiuso la serata intonando a sorpresa “La Curiera” e “Guglielmo Tell”.
La partecipazione del pubblico, che ha accolto con entusiasmo le performance è il giusto riconoscimento per un artista che è tutto nel suo modo di vestire: una coppola grigia, una giacca, un jeans…e una t-shirt dei Motorhead. Una serata tra Grecia, scuole elementari, Genova, Tom Waits, Siracusa, Shakespeare, blues, rap, heavy metal e letteratura italiana…il tutto circondato dall’inconfondibile dialetto lagheè e la voce di Davide Van De Sfroos. Una serata di immensa cultura tra culture immense, che avrà ancora molte tappe…e che non si può assolutamente perdere.
Riccardo Canato