Terzo e ultimo giorno del TOdays Festival 2015: domenica 30 agosto l’intera programmazione si concentra a Spazio211 dove sono attesi sul palco gli Interpol, headliner di punta della tre giorni e per la prima volta in concerto a Torino.
Ad aprire le danze del Day 3 sono gli Anthony Laszlo, fusione musicale di Anthony Sasso e Andrea Laszlo De Simone. L’amato power duo di INRI porta in scena chitarre psichedeliche, cantato potente e batteria più che energica, il tutto condito da una buona dose di baffi e sudore.
Dopo questa prima scarica di adrenalina è il momento di Dardust, progetto strumentale del pianista e compositore Dario Faini. Le atmosfere sognanti del pianoforte interrotte dalle pulsazioni elettroniche del synth scivolano sul palco catturando il pubblico.
L’ultimo nome INRI e prima e unica artista femminile sul palco di TOdays è Levante, accompagnata da una formazione che include, tra gli altri, Gionata Mirai del Teatro degli Orrori alla chitarra e Alessio Sanfilippo dei Nadàr Solo alla batteria. Il panico da palcoscenico non è un problema per Claudia Lagona che ha un’energia tale da divorare letteralmente la scena e incantare il suo pubblico, complici anche le canzoni che strizzano l’occhio e parlano a tutti.
L’attesa è finita, l’aspettativa è altissima. Il visual de “El Pintor” campeggia sul palco da prima del tramonto e ci ha fatto venire l’acquolina in bocca. Finalmente arrivano gli Interpol: i newyorkesi calcano la scena accompagnati dall’ovazione del pubblico. La scaletta del live è un sapiente mix di brani tratti dal nuovissimo “El Pintor” come “My Desire” con il suo riff ipnotico, la potentissima “Anywhere” e cavalli di battaglia come “Say Hello to the Angels”, “Slow hands”, “Evil” e “Rest My Chemistry”. Il sound degli Interpol, incalzato dalla voce di Paul Banks, è talmente nitido e preciso da sembrare una registrazione.
Composti ed educati, così sono gli Interpol. Infiammano gli animi senza bisogno di muoversi dalla propria postazione e Banks si è lisciato talmente tante volte i capelli che nessuna ciocca osa anche solo pensare di finire fuori posto. L’unico a saltellare e agitarsi sul palco, per la gioia degli occhi, è il chitarrista Daniel Kessler, comunque impeccabile in giacca e cravatta. È come se Banks e soci si fossero messi da parte lasciando totalmente la scena alla propria musica. A essere protagonisti del live non sono la carne e le ossa degli Interpol ma gli accordi di chitarra, il ritmo della batteria, le linee del basso, la melodia delle tastiere e le parole delle canzoni, il cui pathos cresce e riesce a far cantare, ballare e addirittura ammutolire il pubblico attonito di Spazio211.
Finisce così la prima edizione di TOdays Festival, con la band di New York che abbandona la scena ringraziando il pubblico e chiude in bellezza tre giorni intensissimi. Si lascia Spazio211 con la malinconia di chi torna da un viaggio e allo stesso modo in testa si ripercorrono le tappe e i chilometri percorsi, che nel caso di TOdays festival si traducono in una programmazione eterogenea e coinvolgente. Il festival organizzato da Gianluca Gozzi si inserisce in un contesto in cui Torino è rimasta orfana di un grande evento estivo come il Traffic senza volerlo però sostituire, bensì gettando le basi per un nuovo punto di riferimento. Tre giorni, più di 30 artisti: se a Spazio211 si rischia di sfiorare l’autoreferenzialità chiamando sul palco 9 artisti di INRI su 12 in programma, ai Docks Dora e a San Pietro in Vincoli siamo testimoni di un melting pot musicale e geografico quasi commovente.
L’agosto torinese si chiude quindi così, con le istantanee di TOdays Festival, pronti a tornare pallidi in attesa della prossima torrida estate musicale.
Fotografie a cura di Andrea Marchetti