Pura potenza e determinazione all’Estragon di Bologna nella serata del 23 novembre 2019, in occasione della data di apertura del “Sva Cviqve Persona”, tour del rapper romano Mezzosangue e della competizione “Hurricane Tournament” per rapper e produttori emergenti, battle ideata dall’artista. La serata si apre con la sfida tra i rapper e i cantanti selezionati per la data bolognese. Undici artisti pronti a dare tutto sul palco per volare a Roma per la finale e avere la possibilità di entrare a far parte dell’”Hurricane Mixtape Vol. II”, all’interno di quel ring che sovrasta la scena dell’Estragon, unico ostacolo tra loro e il pubblico.
Tra rime potenti e taglienti, altre più personali e profonde e qualche errore dovuto all’emozione, immediatamente cancellato dal calore del pubblico, degli artisti in partenza rimangono solo i tre finalisti: Jay B, Matt Smile e J Juss, scelti direttamente dai presenti sul momento. Di loro tre, solo uno potrà andare a Roma. Sarà proprio la cantante Jay B, unica donna in gara, la sola, forse, a non aver avuto eccessi di emozione davanti al pubblico, a essere annunciata vincitrice nel corso dell’esibizione del rapper romano. Meritevoli allo stesso modo i due finalisti con rime potenti e flow originali, capaci di far letteralmente impazzire i numerosi presenti all’Estragon.
Finita la competizione, le luci si spengono e rimane sul grande schermo alle spalle del palco un cortometraggio ad introdurre l’artista sulla scena. Alla fine del video, che termina con una visione delle quinte, sale sullo stage Mezzosangue, coperto dal simbolico passamontagna, accompagnato dalla sua band e da Squarta, il dj che lo affianca sin dal suo progetto d’esordio “Musica Cicatrene Mixtape”.
Il rapper rompe subito il silenzio con la potenza del pezzo d’apertura facendo esplodere il pubblico. La scena, calcata da una grande statua della testa di Mezzosangue, crea la cornice ad una performance diretta, potente, senza mezzi termini in cui il rapper ha dato il meglio di sé. Accompagnato da una sezione ritmica e strumentale degna di nota, dalla quale ne esce un sound tagliente tra il post-grunge con sfumature metal e il punk, guidate dall’instancabile flow underground e hardcore del rapper.
Un’esibizione con alcuni momenti intimi in cui il rapper esegue due dei primi quattro brani tra al pubblico, oltre le transenne. Un concerto nel quale regna un’atmosfera energica e inarrestabile, ma allo stesso tempo profonda, confidenziale ed emozionale, soprattutto durante il brano “Parlami”, penultimo singolo dell’artista, che Mezzosangue, seduto da solo sul palco, canta unicamente accompagnato da una chitarra.
Il concerto si conclude come è cominciato, con il finale del cortometraggio, concludendo con il messaggio che ognuno di noi è Mezzosangue. Bologna è solo la prima data di un tour di 12 date che vedrà gran parte dell’Italia, passando per Firenze, Bari, Torino, Milano, Ravenna, Cagliari, Napoli, per poi finire in bellezza nella città che non dorme mai, la sua Roma.
Foto a cura di Roberta Tagliaferri