Moderat, il report del concerto a Milano del 28 aprile 2016

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Quando Apparat annuncia una nuova data in Italia, quella automaticamente diventa un giorno da segnare col rosso sul calendario. Non che sia difficile da trovare in giro live o che disdegni la nostra nazione, anzi. Semplicemente i suoi live sono un’esperienza catartica irripetibile per gli amanti di un certo genere di musica. Metti insieme due delle realtà più interessanti della musica elettronica degli ultimi 10/15 anni, ovvero i tedeschi Apparat e Modeselektor e ottieni un sodalizio perfettamente bilanciato, che prende il nome di Moderat.

Per questo che anche la data di ieri, 28 aprile 2016, di Milano all’Alcatraz è andata sold out in un lampo. Il pubblico eterogeneo riesce in parte a spiegare il segreto del successo. È musica intelligente, coinvolgente, ricercata. Ci si muove su un tappeto sonoro fortemente sintetico in cui i pattern ritmici si inseriscono senza mai concedersi il lusso di lasciarsi andare ad una banalizzazione dance. Le derive sono molteplici, come le sfumature.

Si passa dalle atmosfere più dilatate ed ipnotiche a momenti decisamente più “pestati”. Tutto intermezzato dalle hit più famose come “New Error” a inizio concerto, “Reminder” (primo singolo del nuovo lavoro) e “Bad Kingdom” quasi in chiusura di live. Un concerto che, scusate se mi ripeto, assomiglia più ad un’esperienza collettiva che ad uno show musicale. Un’ora e mezza scarsa quasi senza pausa in cui i tre artisti, accompagnati da visual perfetti, minimali ma di forte impatto emotivo, snocciolano la loro discografia lasciando ovviamente molto spazio all’ultimo album “III” uscito nel 2016 e suonato quasi per intero.

Alla fine del live ci si risveglia come dopo un bel sogno, con la voglia di ricominciare. Moderat suoneranno questa sera a Roma ma soprattutto, questa estate nella splendida cornice della reggia di Venaria. A buon intenditore…

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