Pare proprio che i Red Fang siano innamorati dell’Italia e non possano fare a meno di passarci almeno un paio di volte l’anno. A sto giro, però, hanno fatto le cose in grande con un tour di sei date in lungo e il largo per la Penisola. Noi li abbiamo visti il 25 giugno 2015 nel concerto conclusivo della loro avventura italiana, al Circolo Magnolia di Segrate (Milano), dove hanno suonato come headliner del Solomacello Fest Episodio 1, da qualche anno un appuntamento fisso per la band di Portland.
A due delle migliori realtà stoner italiane, i Jussipussi, all’esordio con “Greatest Tits”, e i Satori Junk, anch’essi al debutto con l’album omonimo, è toccato l’onore di aprire una serata decisamente rumorosa. A seguire gli Iron Reagan, side project di Tony Foresta e Philip “Landphil” Hall, voce e chitarra dei Municipal Waste, a cui si aggiungono Mark Bronzino (chitarra), Rob Skotis (basso) e Ryan Parrish (Batteria). È un’irresistibile miscela di hardcore punk metal quella proposta dalla band di Richmond, Virginia, compagni di merende degli headliner della serata, che compaiono con un cammeo nel video del loro singolo “Miserable Failure”. Il brano, tratto dal loro ultimo LP “The Tyranny Of Will”, da cui suonano anche “I Won’t Go” e “Four More Years”, scatena un pogo selvaggio. Il resto lo fanno pezzi vecchi come “Worse Than Dead” e la cover di “A Skull Full of Maggots” dei Cannibal Corpse, una granata scagliata nel pit.
Dopo un breve cambio palco, provvidenziale per riprendere fiato e reidratarsi con una delle numerose birrette di rito della serata, eccoli i barbuti di Portland. Attesissimi, i Red Fang approntano un set, che tra pezzi storici come “Wires”, “Malverde”, “Into The Eye”, “DOEN”, “Crows in Swine” e brani tratti dal recente EP uscito per Scion AV quali “The Meadows” (si, quello del video con tanti pesciozzi, ma senza birra: ci si può credere?!) e “The Shadows”, durerà circa un’ora e mezza. Il concerto si apre in un clima di calma surreale, è quasi preoccupante vedere il popolo stoner ascoltare i primi due pezzi senza il minimo accenno di pogo. Già poco prima che la band attacchi “Blood Like Cream”, tuttavia, si vede il primo crowd surfer fluttuare sulle teste dei presenti. Molto bene, “Dirt Wizard”, “Throw Up” e “Prehistoric Dog” scatenano l’inferno nel pit. La band suona a testa bassa quasi fosse un toro pronto alla carica, mentre sotto al palco si fatica e si suda parecchio.
«Senza offesa per le altre città, ma voi siete davvero i migliori!», commenta un Aaron Beam soddisfatto prima di uscire di scena. E infatti al pubblico del Magnolia l’ora e un quarto di pogo scatenato non basta, ne vuole ancora e i Red Fang vengono riportati sul palco da un’ovazione alla quale non si può dire di no. Una versione carichissima di “Hank Is Dead” è l’ultimo atto di questo primo Episodio del Solomacello Fest. Niente male direi.
https://www.youtube.com/watch?v=Lyu5rpMqNY0