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Il 2020 è un anno senza sosta per Travis Scott

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Il 2020 si sta rivelando un anno denso di impegni per Travis Scott. Il rapper di Houston è diventato negli ultimi anni una vera e propria icona della trap internazionale, grazie anche soprattutto al clamoroso successo di “Astroworld”, suo terzo album e considerato tra i lavori del genere più di successo degli ultimi anni.

L’ultimo lavoro in ordine cronologico per Scott è l’annunciato album collaborativo con il produttore Chase B, DJ dello stesso Scott e con il quale ha condiviso il recente progetto JackBoys. La conferma è stata diffusa nella trasmissione radiofonica .WAV Radio, condotta dallo stesso DJ sul servizio di streaming musicale Apple Music.

Pur non sapendo ad oggi l’uscita di questo nuovo disco, sono già stati resi numerosi dettagli. Il primo è che si intitolerà “Escapism”, e verrà distribuito dall’etichetta di proprietà dello stesso Travis Scott Cactus Jack in collaborazione con la major Columbia. Molte le collaborazioni, tra le quali spiccano le presenze di Big Sean e Young Thug per tracce che si intitoleranno, tra le tante, “Zen”, “Lithuania”, “Picky” e “Scrooge”. Pur non essendo ancora stata resa ufficiale la cosa, non è da escludere che questo possa essere visto come il seguito ideale di “Jackboys”; questo perché l’introduzione dei brani, presentati su Apple Music, è stata anticipata da un dialogo su alcuni storici seguiti di dischi hip hop come, ad esempio, “The Chronic 2001” di Dr.Dre.

“Escapism” è solo l’ultimo tassello di un 2020 che si è rivelato particolarmente attivo per Travis Scott. Un’agenda intasata, che lo ha visto collaborare con Kid Cudi (“The Scotts”), Jay Electronica nel tanto rinviato disco di esordio e una collaborazione sul quindicesimo lavoro di Future. Più rilevanti quelle con Kanye West, con il quale ha rilasciato quella “Wash Us in the Blood” che è di fatto l’inno del movimento Black Lives Matter, e “TKN”, brano dal sapore latino inciso in collaborazione con l’artista catalana Rosalia.

Il 2020 è stato anche l’anno del suo salto verso il futuro, in una dimensione finora mai esplorata da un musicista, escludendo il DJ Marshmello. E’ suo infatti il primo concerto su Fortnite, seguito da più di dieci milioni di persone. Avvenuto verso la fine di aprile, in una sequenza di nove minuti Travis Scott è stato protagonista di un vero e proprio show, in un’ambientazione dinamica che ha dimostrato una visione artistica e tecnica ispirata in parte anche all’iconografia del suo ultimo lavoro “Astroworld”.

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