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Interviste

Sem&Stènn, un impegno costante facendosi largo tra pregiudizi e omofobia e Agarthi, un progetto mai visto in Italia

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Li avete iniziati a conoscere nel 2017 e da allora Sem&Stènn hanno lavorato tantissimo per la loro crescita professionale facendosi largo tra pregiudizi e omofobia. Il 21 gennaio è uscito “Champagne”, il loro nuovo singolo con sonorità electro pop con influenze urban, house e 70s come fossimo in un club avveniristico. Il brano è il miraggio della vita super lusso e di come sia sfinente lo sforzo per raggiungerla: senza compromessi, sempre sopra le righe come mood perenne. – “Con Champagne ci siamo immaginati il momento in cui ce la potremo veramente scialare dopo tutto il lavoro e i sacrifici che abbiamo fatto in questi anni, tra disavventure, incontri del terzo tipo e incidenti di percorso. È la soundtrack di una festa wild senza fine con litri di champagne, invitati presi bene e outfit memorabili.”

Ieri, giovedì 11 febbraio 2021il nuovo singolo di Sem&StènnLa notte con il sole. Un brano dalle atmosfere subacquee che svela le sonorità che hanno ispirato il progetto di Agarthi: influenze elettroniche est-europee, il synth pop della scena inglese e svedese, canti corali sacri, senza paura di sporcare o violare schemi prestabiliti.

La notte con il sole ci avvicina ancora di più ad Agarthi, il nuovo secondo album di Sem&Stènn in uscita venerdì 19 febbraio 2021 (distr. Believe Digital). Agarthi, già anticipato dal singolo Champagne, sarà il primo disco in italiano di un progetto artistico unico nel nostro paese.

Ho fatto due chiacchere con loro in attesa della prossima uscita del loro album che sarà cantato interamente in italiano con la promessa che ascolteremo un progetto artistico unico nel nostro paese.

Parliamo delle molteplici influenze che sono convogliate all’interno del vostro nuovo singolo ”Champagne” ? Quali sono e come ci sono arrivate?

Ci siamo messi al lavoro con gli ETNA – i produttori di questo pezzo – e abbiamo mixato i nostri background. Il risultato ha degli elementi sicuramente inediti per noi, ma è sembrato subito qualcosa di nuovo e siamo molto felici quando è così.

 

I-D Vice ha definito  il vostro ultimo lavoro “la resistenza queer della musica italiana”. Volete aggiungere qualcosa a proposito?

La resistenza continua! Hahaha Credo che non ci sia parola più azzeccata per noi. La nostra avventura nella musica è una vera e propria resistenza. I no, i pregiudizi, quelli che giudicano il tuo lavoro senza capirlo, quelli dell’ambiente che parlano male, che fanno ostruzionismo, quelli che si fingono tuoi alleati e poi ti tendono le trappole…Ne abbiamo viste di ogni. Se siamo ancora qui significa che tutti questi attacchi sono risultati inefficaci. Try again 🙂

 

In questo brano vi siete immaginati arrivati e felici dopo tanti anni di lavoro e incidenti di percorso, quali sono stati gli episodi che hanno tentato di fermare la vostra corsa?

Pessimi manager, haters vari ed eventuali, omofobia e pregiudizi tra gli addetti ai lavori. La cosa che più ci ostacola è non avere mai una reale occasione per farci ascoltare veramente. Siamo cresciuti molto da quando abbiamo iniziato e crediamo di meritare nuove possibilità.

 

Le foto che accompagnano l’uscita del disco sono formidabili, avete voglia di raccontarmi a chi sono venute le idee e se tutto questo glamour vi appartiene anche nella vita privata?

La cover di Champagne è un omaggio alla foto Iconica di Kim Kardashian di Jaen-Paul Goude. Le immagini di AGARTHI raccontano invece il nuovo mondo leggendario che abbiamo scoperto, il nostro scendere nelle profondità della terra verso la città degli dei. Un’esperienza che ha cambiato profondamente il nostro modo di vedere le cose. Ci ha resi in un certo senso invincibili, divini oseremmo dire.

 

So che c’è un album molto particolare in arrivo, che cosa dobbiamo aspettarci?

Un concept album, il racconto di questi ultimi due anni dalla sofferenza alla pace dei sensi. Siamo pronti a condividere con gli altri ciò che abbiamo appreso

 

Parlare di tour in questo momento è una spina nel fianco ma immagino vi farete trovare pronti appena sarà possibile ripartire con la musica dal vivo. Quali, invece, le tappe e le idee per il lancio del singolo e dell’album che verrà?

Sarà una promo diversa, e stiamo già mettendo insieme qualche idea per quando si potrà tornare a fare il tour. Ma pubblicare questo disco per noi è un’esigenza. Non potevamo più aspettare che riaprissero le gabbie.

 

Cosa è rimasto di Xfactor? Quanto vi ha davvero aiutato nel vostro percorso?
Un bellissimo ricordo. Quel che sta succedendo ora, a distanza di così tanto tempo, ce lo stiamo guadagnando sul campo, con la nostra musica. Chi lo definisce scorciatoia sbaglia, o perlomeno non lo è per tutti.


Lanciando un messaggio contro i terribili e dannosi stereotipi di genere e soprattutto contro la violenza di genere a chi vi rivolgereste in un momento storico come questo dove i social sono riusciti a tirare fuori il peggio da tante, troppe persone?

Ci rivolgeremmo a tutti, perchè ogni singola voce può fare la differenza. Mi piacerebbe che ci fosse un uso più consapevole delle parole che si dicono e si scrivono, specialmente sui social. Turn up the love, turn down the hate.

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