Connect with us

Interviste

Veracrvz e 33ars ci presentano l’EP Parzialmente Nuvoloso

Published

on

Il 27 novembre 2020 è uscito il primo EP del duo romano formato da Veracrvz e 33ars. Il titolo è Parzialmente Nuvoloso e presenta sei brani.
L’EP segue un mood a metà tra l’indie-pop e il rap urban, dualismo molto in voga specialmente nel panorama romano degli ultimi anni. Un genere che si rivolge ad una fetta specifica di pubblico, quella più giovane, e cerca di stabilire con essi un contatto empatico, una sorta di dialogo dove si parla del più e del meno e si cerca di raccontare la propria visione della vita metropolitana nella capitale.

La linea vocale di Veracrvz, pregna di deviazioni dialettali (a confermare il target coetaneo del duo), percorre la strada del chill rap accettando contaminazioni dall’indie e dal pop; il tutto accompagnato dalla varietà di produzioni di 33ars che, allo stesso modo, non si priva di contaminazioni di altri generi come EDM, trap e old school.

In conclusione Parzialmente Nuvoloso è un inizio promettente che potrebbe passare a tratti per “comodo” per la scelta del genere, ma che si rivela all’ascolto in realtà per nulla banale e un lavoro pieno di influenze e chicche interessanti che lascia al termine un senso di curiosità, una voglia di saperne di più e di proseguire questa conversazione immaginaria con una birra e una sigaretta.

È disponibile dal 27 novembre il vostro primo EP, ”Parzialmente Nuvoloso”. Innanzitutto, banalmente, perché questo titolo?
Il titolo parzialmente nuvoloso funziona da perfetto contenitore per il nostro EP. La scelta è nata dalla volontà di descrivere gli stati emotivi che trapelano dall’ascolto delle tracce, i quali oscillano tra la malinconia e la spensieratezza della nostra età. In tutto ciò vi chiederete cosa centra il titolo scelto… abbiamo provato a paragonare questo contrasto di emozioni ad un cielo sereno ma al contempo cosparso di nuvole.

L’album è accreditato a voi come duo. Quando è nato questo sodalizio?
L’idea di duo è nata quasi per caso, abbiamo lavorato ad un primo progetto insieme e ci siamo resi conto che le nostre diversità, personali ed artistiche potevano fondersi creando un suono che avesse un’identità̀ precisa e il più possibile riconoscibile.

Parzialmente Nuvoloso contiene sei brani. Quando avete iniziato a lavorarci?
Abbiamo iniziato a concepire il progetto quest’estate, quando riunendoci con il nostro gruppo in una casa di mare abbiamo buttato giù qualche idea, lavorando a mente libera sulle nostre prime tracce abbiamo compreso che stavamo andando verso una direzione precisa e così la nascita del EP è stata spontanea, una conseguenza inevitabile.

Con questo EP vi siete inseriti in un genere chiaro e specifico. Avete qualche influenza particolare proveniente dallo stesso mood?
Sicuramente ci sono molti artisti che ci hanno influenzato sia nel presente che nel passato. Probabilmente la scena del nuovo cantautorato romano ci ha ispirato molto, in quanto sentiamo di appartenere a quella sonorità, tuttavia abbiamo cercato di rendere il più intimo e personale possibile il nostro progetto.

Pensate di proseguire su questo genere?
Pensiamo di dover sempre fare quello che ci sentiamo, che sia un genere o un altro, non vogliamo etichettarci col rischio di bruciare un processo di crescita fisiologico alla nostra età, siamo coscienti di aver trovato uno stile che sentiamo nostro, tuttavia l’approccio a sonorità diverse ci stimola.

Voi due siete romani. Quanto impatto ha la vostra città sulla vostra produzione?
Roma, La nostra città, non ha solo un impatto sulla nostra musica ma anche sulla nostra vita, sul nostro modo di pensare. D’altronde non può essere diversamente, una città come Roma con una storia come la sua, dove si respira l’arte, ti regala talmente tanti Input anche solo guardando i sanpietrini del centro che è inevitabile riversare queste vibrazioni sulle nostre canzoni. Prendiamo ispirazione da qualsiasi angolo della nostra città, che ci fa riaffiorare tanti ricordi e provare le emozioni più disparate. Rievocare la nostra città all’interno dei pezzi non è tanto una scelta quanto una necessità.

Vorreste collaborare con qualche artista della scena?
Ci sono tanti artisti della scena con cui ci piacerebbe collaborare, restando sul “territorio romano” sicuramente Franco 126, ma anche Gemello o artisti più giovani come Ariete e Peter White.

Avete qualcosa da dire al vostro pubblico?
Di cercare il più possibile di imparare a conoscerci attraverso la nostra musica. Ci auguriamo che le nostre emozioni siano arrivate agli ascoltatori e che si riconoscano nei nostri testi.

DISCHI