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Interviste

Area Covid-19: Benedetta Raina

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Frammenti” è il primo EP di Benedetta Raina (pubblicato il 28 aprile 2020). Il titolo lascia già intravedere l’intento della giovane cantante: creare una collezione musicale di piccole fotografie di vita. Tutte le canzoni rappresentano livelli di crescita e maturità molto diversi tra loro.

“Frammenti” è stato anticipato dal singolo “Stata mai”: “Il motivo principale dell’aver lanciato ‘Stata mai’ per primo sta nel sound, e in più lo sentivo cadere a pennello per la mia figura in questo momento”, ha detto Benedetta. “Il brano parla di come, coltellata dopo coltellata, si finisca per essere catapultati in rapporti tossici ed esasperati, in amicizie che tali non sono state mai“.

Il secondo singolo di Benedetta, “Davvero”, è un pezzo dalla bellissima melodia. Come dice la stessa cantautrice: “Davvero è assolutamente autobiografica, e rappresenta quell’equilibrio ideale che credo ognuno di noi cerchi di raggiungere. Mi ha sempre colpito una frase di John Lennon: la vita è quello che ti accade mentre sei occupato a fare altri piani. L’intento era proprio di riflettere questo, prendere la vita alla giornata per quanto non sia facile e ci siano quotidianamente un sacco di sfide“.

Abbiamo avuto la possibilità di contattare la giovane cantautrice, che ci ha raccontato non solo qualche curiosità su “Frammenti”, ma anche come sta affrontando questo particolare momento storico.

Ciao Benedetta. Come stai? Ho appena finito di ascoltare il tuo album “Frammenti”. Innanzitutto complimenti. Ti va di parlarci del tuo ultimo progetto?
Certo! E grazie di cuore per i complimenti. “Frammenti” nasce come una raccolta di canzoni molto distinte e distanti fra loro, sia come livello di maturità che come tempo. Quale migliore modo per descrivere l’adolescenza? Quel tempo in cui si cambia così velocemente e ci si reinventa in continuazione, quel periodo unico della nostra vita. Mi sono immaginata un vetro che esplode in tanti cocci, ognuno uno scatto rubato di un’adolescenza tormentata, come quella di molti miei coetanei. Magari un “Frammento” doloroso, imperfetto, in cui non ci riconosciamo neanche più: ma naturalmente, e mai più così sincero.

Come mai la scelta di far uscire il tuo EP proprio in un momento, che diciamocelo, non è per niente favorevole al settore musicale? Cosa ne pensi a riguardo?
Avevamo già da tempo deciso di fare uscire l’EP prima di maggio, poi è successo tutto quello che è successo. Non ci siamo sentiti di posticipare la pubblicazione perché abbiamo aspettato tantissimo questo momento, volevamo godercelo nonostante tutto.

Le tue storie sono racconti in cui tutti si possono immedesimare. Quanto c’è di autobiografico? Quanto pensi che sia importante esprimere un sentimento soprattutto “oggi”?
La sincerità è ciò che mi spinge a fare musica. L’obiettivo finale è quello di trovare qualcuno che si riconosca nelle mie canzoni, proprio come io ho potuto fare con gli artisti che ho ascoltato durante la mia vita. Spesso in certi momenti duri, i miei artisti preferiti sono stati per me l’unica voce in grado di capirmi. Il pensiero di poter esser quella voce un giorno per qualcuno, mi sembra l’unico modo per sdebitarmi con la musica.

Cosa è cambiato per te dalla fase 1 alla 2? E come speri sia la 3?
Anche solo la possibilità di uscire a fare una passeggiata oltre ai 200 metri da casa è un sogno dopo mesi di lockdown totale, ma sicuramente la cosa più bella per me è stata poter rivedere il mio ragazzo dopo tanto tempo. Non so come si evolverà la situazione, l’unica sicurezza che ho è che non darò mai più nulla per scontato.

Quali sono i tuoi futuri progetti?
Per ora voglio godermi per bene l’uscita di “Frammenti”, ma spero al più presto di poter tornare sia a sentire che a fare musica dal vivo. Mi manca troppo. Grazie di cuore per le bellissime domande e alla prossima!

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