Ai tempi i Kaleidoscope potevano esser considerati la versione USA dell’Incredible String Band, autori di uno psych folk imbevuto di sostanze ricreative e stupefacente per la capacità di creare paesaggi sonori inediti...
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Gli album migliori, i più venduti e i dischi più significativi pubblicati nel 1968, gli artisti e le band fondamentali divise per genere.
Noti per esser stati il primo gruppo di Keith Emerson, funambolico e ‘shoccante’ tastierista che farà parlar di sé con gli ELP nel decennio successivo, i Nice furono quelli che andarono giù più pesante nella...
Nico se n’è andata e Andy Warhol ha lasciato i Velvet Undergound al loro destino. Sempre più cupo e isolato. Da tutti, da tutto. Soprattutto dalla musica circostante, che sì inizia ad essere un po’ più dura e un...
Seppur meno spaccatimpani dei Blue Cheer, e più legati alla tradizione (vedi il costante uso dell’organo hammond), gli Steppenwolf sono l’altro caso di spaventosa mutazione in senso hard che il blues psichedelico...
Culmine della prima fase di Frank Zappa e delle Mothers, “We’re Only In It For The Money” è un’amarissima satira del ‘flower power’ e di chi sta lucrando alle spalle di milioni di giovani...
Il primo mostro sonoro generato dalla controcultura hippie. Il power – trio dei Blue Cheer (Dickie Peterson basso e voce, Leigh Stephens chitarra e Paul Whaley batteria) sacrifica gli ideali di pace e amore...
Polistrumentista e filosofo (ha studiato questa materia alla Roosevelt University), Anthony Braxton è il più grande intellettuale del jazz moderno, interessato alle interconnessioni fra matematica e musica e a mille altre cose...
L’unica formazione psichedelica che nel 1968 poteva essere accostata a Frank Zappa. La sola testimonianza su disco del sestetto californiano dei The United States Of America è un folle collage assemblato utilizzando...
La formazione psichedelica statunitense più sottovalutata degli anni Sessanta. Anche se ingabbiare gli Spirit nell’acid rock tour court è molto riduttivo. Guidati dalla chitarra d’estrazione blues di Randy...
Esordio importantissimo per il futuro fluire del progressive rock meno edulcorato da smanie sinfonico – classicheggianti, “The Soft Machine” è la prima testimonianza del genio di Robert Wyatt, qui accompagnato...