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Spiritbox: “Tsunami Sea” è l’album della svolta

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Spiritbox - Foto di Andreas Lawen, Fotandi

Sono passati quattro anni da “Eternal Blue”, primissimo album degli Spiritbox che fin da subito si sono contraddistinti con la loro musica fusion, in grado di mixare insieme metalcore, elettronica, pop e moltissimi altri sottogeneri apparentemente molto distanti fra di loro. In questo lasso di tempo la band ha fatto una vera e proprio gavetta, macinando palchi su palchi, facendo da open artist a moltissimi gruppi storici e continuando a comporre mini LP che solo chi ha fame di musica e l’esigenza di esprimersi sforna. Con il nuovo “Tsunami Sea” gli Spiritbox danno il tutto per tutto mettendo in note le sfumature di una serie infinite di esperienze e contaminazioni, dimostrando di aver appreso e assimilato fino al punto di comporre un album maturo e variegato.

“Soft Spine”, di cui invito ad ascoltare su YouTube la versione live in duetto con Poppy, anticipa fin da fine estate l’uscita dell’album. Il brano mette in chiaro le notevoli capacità canore di Cortuney LaPlante, anima indiscussa della band, che dimostra di aver studiato a lungo il suo timbro, di aver approfondito la tecnica sviluppando il suo talento a lungo espresso solo in maniera parziale. Il brano è violento, rabbioso, estremamente stimolante e nel complesso una perfetta anticipazione.

“Perfect Soul”, altro singolo estratto, riprende le sonorità tipiche di “Eternal Blue”, con una Courtney decisamente più morbida e con un clean perfettamente modulato su una melodia rock e radio friendly. Se c’è un plus degli Spiritbox è proprio questo: comporre un album ricco di anime, in grado di mettere sullo stesso disco ascoltatori diversi facendo apprezzare brani 100% metalcore e al contempo pezzi rock pop.

 “No Loss, No Love”, ultimo singolo, è forse il pezzo che più rappresenta la band, ma soprattutto è un brano che molti gruppi, anche con una carriera più lunga rispetto a quella degli Spiritbox, si sognano. La musica trae ispirazione dal mondo circostante ed è soprattutto contaminazione e sta nell’abilità di uno o più musicisti mettere insieme le parti e darne una propria lettura. Siamo di fronte ad una canzone matura, con un’estetica raffinata e con una Courtney che fondamentalmente dà lezioni di canto. Si passa da un growl puro, intermezzato da qualche screamo ben strutturato per poi giungere ad un clean fluido e a tartti quasi dance. A livello di composizione musicale il lavoro portante lo fanno sia la parte elettronica, ben inserita e che non stona, che la batteriadi Zev Rosenberg, estremamente versatile e sensibile, senza increspature, ai cambi di tempo.

“Tsunami Sea”, title track, fa da spartiacque fra la prima parte dell’album, decisamente più grezza e cruda, e la seconda, più soft e delicata. Il brano in sé è molto particolare e la vera forza è data dalla contrapposizione netta fra una melodia estremamente malinconica, con una produzione molto radio anni ’90, ed un testo lacerante e profondo che merita di essere letto e riletto, ma soprattutto mentalmente assimilato. Nel metal e affini, soprattutto poi quando si canta non in clean (non è il caso di questo pezzo), ci si focalizza spesso su quanto possa essere distorta una voce, mettendo in secondo piano l’importanza delle parole. “Tsunami Sea” è un brano onesto, molto duro, con un testo da soppesare e che trova il suo completamente con la successiva traccia “A Haven With Two Faces”.

L’album intero è un concept perfettamente riuscito che muove e smuove un flusso di coscienza fatto di pensieri importanti e considerazioni che riprendono il contesto attuale.

Mike Stringer, membro polistrumentista della band e co-produttore dell’album, ha decisamente puntato in alto, portando gli Spiritbox ad un livello superiore.

“Tsunami Sea” supera di molto le aspettative, risultandoessere una composizione per nulla banale ed estremamente attuale e che dal vivo saprà dare moltissime soddisfazioni. Ben fatto ragazzi!

 Tracklist:

1. Fata Morgana
2. Black Rainbow
3. Perfect Soul
4. Keep Sweet
5. Soft Spine
6. Tsunami Sea
7. A Haven With Two Faces
8. No Loss, No Love
9. Crystal Roses
10. Ride The Wave
11. Deep End

Testo di Francesca Carbone
Foto di Andreas Lawen, Fotandi/Creative Commons