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Editoriali

I gusti musicali di Donald Trump: cosa ascolta il presidente USA?

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Donald Trump foto free creative commons tratta da: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Wreath-laying_ceremony_with_President-elect_Donald_J._Trump_170119-A-IP333-119.jpg

Donald Trump, uno dei personaggi più discussi e iconici degli Stati Uniti, è noto per il suo stile diretto e le sue opinioni forti. Ma quando si tratta di musica, cosa preferisce ascoltare? Anche se Trump non è famoso per essere un grande appassionato di musica, negli anni ha lasciato trapelare alcuni dettagli interessanti sui suoi gusti.

Trump ha spesso dichiarato di apprezzare musica americana tradizionale, in particolare brani degli anni ’50, ’60 e ’70. Artisti come Frank Sinatra sono tra i suoi preferiti. In diverse interviste, ha menzionato “My Way” di Sinatra come una delle sue canzoni preferite: un brano che, non a caso, parla di vivere la vita secondo le proprie regole, tema perfettamente in linea con il suo carattere.

Durante i suoi comizi, Trump ha spesso scelto colonne sonore potenti per riscaldare la folla. “We Are the Champions” dei Queen e “Eye of the Tiger” dei Survivor sono solo due esempi di canzoni rock usate nei suoi eventi. Tuttavia, è noto che l’uso di queste canzoni ha generato polemiche, dato che diversi artisti hanno chiesto di non essere associati alla sua immagine politica.

Inoltre, brani patriottici come “God Bless the USA” di Lee Greenwood sono diventati veri e propri inni durante i suoi raduni. Questo tipo di musica rafforza il suo messaggio politico fortemente incentrato sull’orgoglio nazionale.

Trump ha una certa nostalgia per gli anni ’50 e ’60, citando spesso Elvis Presley come un’icona culturale che ammira. Anche i Beatles rientrano tra le sue influenze musicali, anche se preferisce la loro musica più popolare piuttosto che le sperimentazioni psichedeliche degli ultimi anni della band.

Quando si tratta di musica contemporanea, Trump si è mostrato piuttosto distante. Non è un fan dichiarato di hip-hop, rap o pop moderno. In realtà, durante il suo mandato, ha spesso criticato artisti contemporanei come Eminem o Jay-Z, che si sono apertamente schierati contro di lui.

Ecco una playlist “Trump Style” che potresti immaginare sul suo telefono o in sottofondo a uno dei suoi eventi:

  • Frank Sinatra – My Way
    L’inno perfetto per chi vuole vivere secondo le proprie regole.
  • Lee Greenwood – God Bless the USA
    Immancabile nei suoi raduni: pura carica patriottica.
  • Elvis Presley – Can’t Help Falling in Love
    Un tocco di romanticismo old school che Trump ha sempre apprezzato.
  • The Rolling Stones – You Can’t Always Get What You Want
    Usata spesso durante i suoi eventi (anche se gli Stones non erano troppo contenti…).
  • Queen – We Are the Champions
    Perfetta per il tono trionfante che Trump ama.
  • The Beatles – Twist and Shout
    Un pezzo energico degli anni ’60, per quando vuole vibrazioni positive.
  • Survivor – Eye of the Tiger
    Motivazionale e potente, un classico per ogni “combattente”.
  • Patriotic Ensemble – The Star-Spangled Banner
    L’inno nazionale USA: la quintessenza del patriottismo.
  • Tony Bennett – The Best Is Yet to Come
    Ottimista e sofisticato, proprio come Trump ama presentarsi.
  • Dean Martin – Ain’t That a Kick in the Head
    Un po’ di swing anni ’60 per tenere alto l’umore.

Bonus Track:

  • Kid Rock – Born Free
    Kid Rock è uno dei pochi musicisti moderni apertamente pro-Trump, e questa canzone è un inno alla libertà americana.